MASSA MARITTIMA – «L’etica non ha scadenza». Sono delusi amareggiati e indignati i componenti dell’Assemblea delle persone coinvolte nella vicenda Unipol. La risposta del responsabile del codice etico Unipol, Walter Dondi, non solo non li soddisfa ma li lascia non poco meravigliati. Tanto da portarli a ribattere punto per punto: «Quando lei afferma che “la lettera mail inviata è stata immediatamente resa pubblica in contrasto con quanto previsto dal Codice etico” – affermano rivolgendosi direttamente a Dondi – ci può dire dove è previsto che le segnalazioni debbano essere riservate? Rileviamo solo l’obbligo da parte di Unipol, a garantire la riservatezza degli atti acquisiti»
l’Assemblea ricorda come l’Unipol non abbia mai dato risposte esaustive o abbia proposto quelle che definiscono «soluzioni indecorose». Questo a fronte di una vicenda che si trascina ormai da tempo, con i componenti dell’Assemblea che hanno visto sparire i propri risparmi e investimenti effettuati con il promotore finanziario Renzo Vannini che agiva per conto della stessa Unipol, risparmi spariti dopo la morte del promotore.
«Molti di noi – ricordano i componenti dell’Assemblea – già dagli anni settanta facevamo parte dei clienti di Unipol assicurazioni, ed erano legati anche al sistema che la compagnia adottava, sentendoci partecipi e condividendo i principi di cooperazione e le ideologie. Da lì è nata ed è cresciuta, per oltre trenta anni, la fiducia per quella che poi è diventata la finanziaria che è adesso. Quella fiducia è stata mantenuta anche dopo che è emersa la “vicenda Vannini”, tanto che eravamo certi di un riscontro oggettivo da parte Unipol e, sinceramente, non ci aspettavamo la reticenza e il silenzio che invece poi si sono manifestati. Potrà, sempre se avrà la stessa compiacenza e voglia, verificare che dal Maggio 2008, quando cioè è venuta fuori la “vicenda”, al momento che sono partite le nostre cause civili quanto tempo sia passato, questo per dimostrarle che c’erano la nostra disponibilità, fiducia e fedeltà che ogni istituto bancario o compagnia assicurativa vorrebbero rivolte dai propri clienti e che però, amaramente, anche lei sa come sono andate a sfumare e perdersi.»