ALBINIA – Oggi 18 gennaio ricorre il 30esimo anniversario dalla fondazione della Confraternita Misericordia di Albinia. «Nel gennaio del 1991 un gruppo di “pionieri volontari”, forse quello è l’aggettivo più adatto per descriverli, con la prima ambulanza ed in una baracca di lamiera all’ombra del nostro campanile, facendo dei turni, cercavano di dare il primo soccorso nel nostro paese e zone circostanti, ancora non esisteva il servizio 118» racconta Leonardo Bragaglia governatore della Misericordia di Albinia.
«Volontari formati dal medico dell’associazione che fin da subito si mise a disposizione il dottor Fidenzio Belmonti, per impartire le prime lezioni di soccorso e diretti dal primo consiglio dei fondatori, e dal Governatore Comm. Franco Fabbri. Nel giro di pochi anni la Misericordia di Albinia acquista altre due ambulanze, auto, ed un fuoristrada e istituì il gruppo di Protezione Civile. Dal 1991 ad oggi abbiamo avuto 29 mezzi ed attualmente il parco auto è composto da quattro ambulanze, due fuoristrada, tre doblò adibiti a mezzo attrezzato, un pulmino per il trasporto delle persone diversamente abili, tre auto ed un quad per il servizio al mare per un totale di 14 mezzi a disposizione della popolazione e delle persone bisognose».
«A distanza di 30 anni e grazie ad un contributo della fondazione Cassa di risparmio di Firenze di 80.000 euro arriverà nei prossimi mesi un’ambulanza pediatrica, all’avanguardia e completa di ogni attrezzatura per un valore complessivo di quasi 96.000 euro. Tale ambulanza è già stata ordinata da tempo ma verrà allestita secondo le più scrupolose normative e le nostre esigenze di servizio».
«Grazie al lavoro di tutti i consigli direttivi, i rispettivi governatori, dei dipendenti e di tutti i nostri volontari che si sono succeduti in questi anni la Misericordia di Albinia è diventato un punto di riferimento per il nostro paese ed i paesi limitrofi. Concludo auspicando che la nostra associazione ce la metterà tutta per essere sempre al passo con i tempi e vicina con risposte concrete alle esigenze delle persone che hanno bisogno del nostro aiuto» conclude Bragaglia.