GAVORRANO – “È con il presente comunicato che vogliamo celebrare la Giornata nazionale della Bandiera, meglio nota come Festa del Tricolore”, spiega, in una nota, il consigliere di minoranza al Consiglio comunale di Gavorrano Andrea Maule.
“Nato nel lontano 1797 – prosegue -, «il Tricolore, come forse mai accaduto di recente in maniera così intensa, ha saputo rappresentare la nostra identità, il sentimento di coesione di un popolo che vuole guardare avanti, senza dimenticare le sofferenze provocate dalla pandemia, ma con la volontà di ripartire». Con queste parole il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha reso omaggio al vessillo nazionale.
Ci preme quindi celebrare questo importante simbolo, seppur con un giorno di ritardo (la Festa del Tricolore si festeggia infatti il 7 gennaio e Maule scrive l’8 gennaio), perché con profondo rammarico dobbiamo constatare che il primo cittadino gavorranese e l’amministrazione da lui guidata di questa significativa ricorrenza se ne sono proprio dimenticati.
Ebbene sì, mentre ieri a giro per l’Italia si rendeva omaggio al vessillo nazionale, il nostro sindaco influencer era impegnato sul proprio profilo Facebook a ironizzare sul leader della Lega, Matteo Salvini; quale miglior modo di passare le giornate.
Caro sindaco Andrea Biondi, cogliamo allora l’occasione per ricordarle che nella giornata di ieri avrebbe potuto, ad esempio, far accendere i fari che proiettano il tricolore sulla ex Cava di San Rocco. Quale miglior modo per rendere omaggio alla nostra bandiera. Avrebbe potuto, quindi, ripetere ciò che aveva già fatto per la ricorrenza del 25 aprile o per altre serate non direttamente connesse a specifiche ricorrenze. Ma, probabilmente, la ricorrenza del Tricolore non le è così cara come quella del 25 aprile. Ed ancora, probabilmente, la ricorrenza del Tricolore non le avrebbe garantito una adeguata visibilità come invece ha cercato in tutte le altre serate in cui ha ordinato l’accensione dei proiettori.
Ebbene – conclude -, pur comprendendo la sua incessante ricerca di consensi necessari a garantirle un secondo mandato da sindaco (incluso il tesseramento nelle fila del Pd), constatiamo ancora una volta l’ennesima caduta di stile. Viva l’Italia, viva il Tricolore”.