GROSSETO – C’è anche un sito nel territorio del comune di Campagnatico tra le 67 aree idonee per ospitare il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, rifiuti che oggi sono distribuiti in una ventina di depositi locali all’estero.
La notizia è stata resa pubblica in queste ore: Campagnatico fa parte delle aree inserite nella Cnapi, Carta nazionale delle aree più idonee. A renderla pubblica la Sogin, la società pubblica di gestione del nucleare che ha ricevuto il nullaosta del Governo e nella notte tra il 4 e il 5 gennaio ha pubblicato sul sito web “Deposito Nazionale” la documentazione completa, il progetto e la carta con tutte le aree scelte.
Non solo perché per la Maremma il rischio nn è soltanto quello di Campagnatico, ma anche di Montalto di Castro, comune laziale a confine con Capalbio.
La carta assegna anche delle priorità in termini di idoneità. Dodici sono le zone “verde smeraldo” (quelle considerate più idonee di tutte) e sono: Provincia di Torino: Rondissone-Mazze-Caluso; Carmagnola; Provincia di Alessandria: Alessandria-Castelletto Monferrato-Quargnento; Fubine-Quargnento; Alessandria-Oviglio; Bosco Marengo-Frugarolo; Bosco Marengo-Novi Ligure. L’area fra Alessandria-Castelletto-Quargnento e l’area Bosco Marengo-Novi sono le uniche di tutte le 67 aree individuate ad avere conseguito votazione piena con lode.Provincia di Viterbo: Montalto di Castro (due localizzazioni), Canino-Montalto di Castro, Corchiano-Vignanello, Corchiano.
Campagnatico rientra invece tra le zona ad alto interesse subito dopo quelle 12 verde smeraldo. In caso il colore scelto per identificarle è verde chiaro. Insieme a Campagnatico ci sono anche: Castelnuovo Bormida-Sezzadio (Alessandria), un’area a Siena (in val d’Orcia fra Pienza e Trequanda); la zona a cavallo tra le Murge e la provincia di Matera è molto coinvolta: un territorio in provincia di Bari (Gravina), due vaste aree tra Bari (Altamura) e Matera, una nella provincia di Matera e altre due zone ampie fra Matera e Taranto (Laterza).