GROSSETO – Per il Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud va in archivio un 2020 impegnativo. Il piano delle attività prevedeva la manutenzione di circa 2000 chilometri e l’obiettivo è stato raggiunto: il reticolo gestito da Cb6 è di 8.794 chilometri, circa 6.000 dei quali in provincia di Grosseto.
“Alla fine di ogni anno – spiega il presidente Fabio Bellacchi – programmiamo ciò che dovrà essere compiuto nei mesi successivi. Questo ci permette di essere sempre vigili sul territorio, un territorio bellissimo ma anche fragile dal punto di vista idraulico, del quale è necessario prendersi cura in modo quotidiano”.
Di questi 2000 chilometri interessati dagli interventi del Consorzio, un migliaio sono nelle zone di “acque basse”, che vengono tutti gli anni manutenute; gli altri mille sono nelle zone collinari, pedemontane e montane. Queste aree vengono sorvegliate a intervalli regolari di tempo: possono essere previsti interventi annuali, biennali o triennali, in base alle necessità. Cb6 si è preso cura dei corsi d’acqua principali: il Merse, l’Ombrone, l’Arbia, l’Orcia, il Bruna, il Sovata, l’Albegna e la piana del Capalbiese, ma anche di tutto il reticolo minore.
“I nostri mezzi lavorano anche per 1.400 ore all’anno – spiega Bellacchi – la manutenzione ordinaria è fondamentale. Lo abbiamo visto anche nella lunga ondata e recente ondata di maltempo, ma c’è anche quella straordinaria”. Ovvero quella che deriva dagli eventi alluvionali che si sono succeduti nel tempo. Come la grave alluvione del novembre 2019, con conseguenti interventi in somma urgenza, andati avanti fino all’estate del 2020, che si sono quindi sommati alla prevista attività di manutenzione ordinaria.
Un’opera, quella del Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud, che non si ferma mai: come a Cernaia, uno snodo cruciale in cui i canali si intersecano e che in caso di maltempo diventa il termometro del reticolo maremmano.
“Al momento le idrovore sono quattro – aggiunge il presidente di Cb6 – e a progetto concluso porteranno acqua anche al Lago del Diversivo al ritmo di circa quattromila litri al secondo. Saranno installate altre due pompe, da 800 litri l’una: così riempiremo il lago e faciliteremo il lavoro dell’idrovora di Cernaia. Il progetto è già stato finanziato. E per il 2021 ci aspetta anche il completamento dell’intubamento del canale del fiume Ombrone a Ponte Tura. E’ un’opera da 6,3 milioni di euro ma a costo zero per la Maremma, perché totalmente finanziata dal Ministero delle politiche agricole, che renderà più sicura la città di Grosseto e ci permetterà di ottimizzare la risorsa idrica che ci dona il fiume Ombrone”.
Il Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud è teso, pur in un momento di grandi difficoltà per tutto il paese, a nuovi e importanti interventi e investimenti nei territori gestiti, per la prevenzione e la tutela del rischio idraulico.
“Il nostro impegno continuerà ad essere totale – conclude Bellacchi – e chiediamo collaborazione a tutte le istituzioni e ai soggetti con i quali siamo in contatto, a partire dalla Regione Toscana, che è il nostro interlocutore principale”.