GROSSETO – Danzare sulla spiaggia del mare maremmano, attraversare ballando la vecchia galleria di un treno in disuso, muoversi a tempo di musica tra la street art cittadina o perfino tra le mura domestiche: ecco alcune di quei tangibili e artistici segni di speranza e di forza che questo lungo lockdown e la didattica a distanza possono regalare alle studentesse e agli spettatori virtuali, se il progetto di alternanza scuola lavoro è ben pensato e ben strutturato.
Chi ha ideato e organizzato questo bellissimo modo di “liberare l’arte”, nel rispetto assoluto delle normative governative e scolastiche, è la professoressa di danza Barbara Acero, nelle classi III e IV del Liceo Coreutico Luciano Bianciardi, avvalendosi della collaborazione di grandi professionisti della danza, della coreografia e della regia della danza come la professoressa Huober, il professor Rizzi, la professoressa Santini.
Il percorso per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO), seguito nelle fasi operative anche dai docenti Rosa Miecchi e Diego Benocci, ha per titolo “La Danza – professione da scoprire: la formazione coreutica e le sue articolazioni professionali”, e vede le studentesse impegnate in seminari, atelier, tirocini con maestri di danza specializzati nei percorsi con i bambini, quindi con particolare attenzione alle metodologie da adottare nella formazione e anche alle nuove tecnologie utilizzate nell’insegnamento.
Con la fine del trimestre si è conclusa la prima parte “Danza e nuove tecnologie”, seguita dalla professoressa Huober, professionista della danza, della coreografia e della regia.
Le studentesse hanno creato una performance coreografica, con il supporto dei docenti, cercando e avvalendosi di spazi nelle loro case, o all’esterno, tra bellissimi scorci di paesaggio, ed hanno utilizzato le nuove tecnologie per filmare la loro esibizione, con le quali è stato realizzato uno short video individuale sul movimento e sull’uso dello spazio scenico, poi montato per il pubblico e visibile sui canali social Facebook e Instagram del Liceo Coreutico, e nella Home del sito del polo www.polobianciardigrosseto.it.
Il progetto proseguirà con una formazione dal titolo “La danza di carattere nel repertorio ballettistico” con il professor Rizzi, esperto di danza di carattere nel repertorio del balletto classico, caratteristico del piano di studi delle Accademie di danza in Russia, patria del balletto classico e sull’ “Approccio all’attività di insegnamento della danza: la propedeutica della danza” con Marinella Santini, che da anni si occupa di formazione docenti nel nostro territorio.
Seguirà poi uno Stage con l’ente G.i.D.A.S. Danza con alcuni focus sui temi della didattica della danza con i più piccoli: “Anatomia applicata alla danza per bambini”, “La psicologia nell’insegnamento della danza ai bambini”, “Laboratorio musicale per l’insegnamento della propedeutica della danza”
Inoltre il progetto, altamente inclusivo, prevede una sezione dal titolo “Movimenta-mente – all’aperto, insieme, in movimento” che terrà conto della specificità delle studentesse con disabilità e tenderà ad approfondire le capacità dell’alunna in ambito sociale, sportivo, relazionale, in osservanza di quanto ci si attende dal Progetto di Vita della studentessa.
Questo PCTO e il video verranno anche presentati durante gli incontri via web di orientamento che si terranno ancora a gennaio: sabato 9 e sabato 16, alle ore 16 e 18, e giovedì 14 e giovedì 21 alle 17 e alle 18, ai quali si potrà accedere attraverso il link in meet https://meet.google.com/pjw-bdze-uka e previa prenotazione all’indirizzo della professoressa Barbara Acero b.acero@polobianciardigrosseto.it.
Proprio in questi incontri, Open day virtuali, sarà presentato il corso di studi del Liceo Coreutico, che vede, accanto alle discipline dei percorsi liceali tradizionali, un gran spazio alle materie caratterizzanti: nel biennio i ragazzi svolgono 8 ore di tecniche della danza, tra danza classica e danza contemporanea, e 4 di laboratorio coreutico accompagnate al pianoforte dall’insegnante di teoria e pratica musicale, che rappresenta una disciplina autonoma, per all’apprendimento dei criteri musicali utili nelle discipline coreutiche. Durante il secondo biennio e il quinto anno invece gli studenti e le studentesse svolgono in tutto undici ore di danza, con un numero maggiore di ore di danza classica o contemporanea e laboratorio coreografico in base alla scelta dell’indirizzo operata alla fine del secondo anno.
Un formazione ampia, approfondita, tra la cultura artistica, musicale e soprattutto coreutica (della danza) che permette ai diplomati di lavorare in compagnie di danza nazionali od estere, oppure proseguire gli studi nelle accademie, conseguendo la laurea specialistica in danza, classica o contemporanea in base al talento e alla predisposizione indirizzata alla professione di docente.