FOLLONICA – Verità e giustizia per Giulio Regeni e Patrick Zaki. Nel pomeriggio di ieri le forze politiche di maggioranza hanno organizzano un presidio davanti al Comune di Follonica a cui hanno partecipato consiglieri comunali di maggioranza, gli assessori e il sindaco Andrea Benini.
L’iniziativa è stata organizzata da Follonica a sinistra per porre l’attenzione e chiedere verità per Giulio Regeni, il giovane dottorando italiano dell’università di Cambridge trovato morto in Egitto, e giustizia per Patrick Zaki, studente bolognese che si trova in carcere a Cairo dallo scorso 7 febbraio, a cui due settimane fa è stato rinnovato per altri 45 giorni la custodia cautelare.
«L’Egitto – sono le parole di Gianluca Quaglierino, che aveva proposto l’iniziativa – è il paese dove un attivista italiano che stava lavorando sulle discriminazioni che subiscono i sindacati è stato sequestrato, torturato ed ucciso. L’Egitto è il paese dove un ragazzo si trova da più di 300 giorni in “custodia cautelare” senza che sia formulata nessuna accusa precisa. Un ragazzo che dorme sul pavimento, in quanto la cella è priva di letto. L’Egitto è il primo acquirente di armi dell’export italiano: 870 milioni di euro nel 2019. A giugno di quest’anno è stato siglato un accordo dove viene addirittura rafforzato questo legame. La legge 185/90 vieta all’Italia di vendere armi a paesi in guerra o che violano i diritti umani delle persone. La recente risoluzione del parlamento europeo impone all’Egitto la scarcerazione di Patrick Zaki e lo obbliga a collaborare con le autorità italiane per arrivare all’individuazione degli assassini di Giulio Regeni. Insomma, i motivi per aver organizzato questa iniziativa e per essere stati presenti ieri erano molti».
Abbiamo seguito il presidio con le foto di Giorgio Paggetti