PIOMBINO – “Il Comune di Piombino è impegnato, da mesi, nella lotta all’evasione e all’elusione del pagamento dei tributi. Si tratta di una battaglia di principio, doverosa, che questa Amministrazione sta perseguendo fin dal suo insediamento. Abbiamo, per questo motivo, implementato l’organico proprio per lavorare convintamente ed efficacemente in questa opera di recupero delle somme dovute”, scrive, in una nota, l’ente.
“Ma nessuna modifica alle agevolazioni è stata introdotta – prosegue il Comune di Piombino -: chi vive in campagna può ancora continuare a godere dell’abbattimento della tariffa, se quell’abbattimento è legittimo. Chi ha, per vari motivi, dichiarato erroneamente la propria posizione e, negli anni, ha pagato meno del dovuto, da oggi dovrà mettersi in regola. Ma abbiamo voluto richiedere solo il dovuto dell’ultimo anno, evitando gli anni pregressi.
Nel Comune di Piombino, per gli utenti che hanno una distanza dai cassonetti compresa tra uno e quattro chilometri, continua a essere applicata una riduzione del 60 per cento della Tari dovuta e del 70 per cento se il punto di raccolta è oltre i quattro chilometri.
In fase di emissione della Tari 2020, controllando le agevolazioni concesse in passato, sono emersi 24 casi, di cui 3 nella zona di Località Perelli, di contribuenti che avevano questa agevolazione ma il cui punto di raccolta era entro il chilometro previsto dal regolamento.
Ora, dato che in fase di istituzione della Tares, la normativa prevedeva che gli archivi su cui emettere la nuova tassa erano quelli Tia, il contribuente in questione si è portato dietro di default un’agevolazione di cui non aveva diritto.
I nostri uffici non sono a conoscenza di nessun accordo con vecchie amministrazioni o altro in quanto ci limitiamo ad applicare il Regolamento del Comune e, quando viene rilevata una situazione non conforme al Regolamento come in questo caso, procediamo a regolarizzare la situazione.
Precisiamo che il Regolamento non entra nel merito di quanti rifiuti producano i residenti nelle campagne ma il dato oggettivo da tenere in considerazione è solo la distanza che deve essere oltre il chilometro per poter usufruire dell’agevolazione prevista.
Pertanto, non esiste la suddivisione in zone servite o non servite in quanto il calcolo si applica esclusivamente sulla distanza della singola utenza dai cassonetti: se su una stessa strada ci sono due utenze, una a distanza di più di un chilometro e l’altra a meno di un chilometro dal cassonetto, la prima usufruirà della tariffa agevolata e la seconda no. A Perelli, infatti, ci sono altre utenze che, distando dai contenitori della raccolta più di 1 Km, usufruiscono ancora di tale agevolazione.
Precisiamo, inoltre, che la Tari è stata riportata al 100 per cento eliminando l’agevolazione a partire dal 2020 e all’utente non sono stati recuperati gli anni pregressi. In ultimo, facciamo presente, poiché fondamentale per inquadrare la cosa nel giusto contesto, che il mancato gettito Tari derivante dalle agevolazioni concesse per zone non servite viene coperto spalmandolo su tutti gli altri contribuenti del Comune di Piombino” conclude l’ente.