GROSSETO – I Carabinieri della Compagnia di Grosseto hanno arrestato tre giovani di nazionalità rumena in esecuzione di un’ordinanza cautelare emessa dal gip di Grosseto, che vede i tre indagati per una rapina a mano armata avvenuta il 18 novembre scorso a Marina di Grosseto.
Una messa in scena per derubare un conoscente, un 47enne cittadino del Bangladesh, che nel pomeriggio del 18 novembre era in auto insieme ad uno dei tre arrestati, un giovane di 19 anni, che guidava il veicolo.
Stavano percorrendo la strada provinciale 158 in località Fiumara quando la vettura veniva fermata da due uomini che, vestiti con una pettorina e con in mano una paletta simile a quella usata dalle Forze dell’Ordine, avevano inscenato un finto controllo di polizia.
Fermata l’auto, i due occupanti venivano aggrediti e minacciati con una pistola, legati, incappucciati e rapinati. Il 47enne bengalese aveva con sé 10.700 euro in contanti, con cui avrebbe dovuto effettuare delle spese, mentre il 19enne rumeno veniva derubato di un braccialetto.
I Carabinieri di Grosseto, nel corso delle indagini, hanno raccolto testimonianze ed eseguito riscontri tecnici sul veicolo condotto dal 19enne, rivelatosi poi essere di proprietà di un suo connazionale. I Carabinieri hanno raccolto elementi a carico dell’autista della vettura, inizialmente qualificato come vittima, e di due suoi conoscenti, un uomo di 22 anni e e uno di 18.
La vera vittima, il 47enne bengalese, aveva prelevato i contanti nei giorni precedenti, chiedendo poi al 19enne di essere accompagnato a Roma per fare degli acquisti urgenti. I giovani rumeni, come ricostruito dai Carabinieri, avevano organizzato la rapina in tutti i dettagli, effettuando vari sopralluoghi per individuare un posto poco visibile dove avrebbero inscenato il finto controllo e successivamente perpetrato la rapina.
Nei giorni immediatamente successivi, i tre hanno effettuato spese e trasferimenti di denaro non compatibili con il loro tenore di vita. Il gip ha accolto così la richiesta di custodia cautelare avanzata dal Pubblico ministero titolare delle indagini, per cui i tre giovani rumeni all’alba di ieri sono stati raggiunti dai Carabinieri e tratti in arresto.