FOLLONICA – Elena Biagetti è nata a Piombino e vive da sempre a Follonica. Nel 1997 insieme ad altre colleghe musiciste fonda il gruppo “Les Musiciennes” che si esibisce per Mediaset, Rai 1 ed in eventi come la mostra del Fumetto a Milano e il Meeting di poesia di Bologna. E’ clarinettista solista per il cd “Il Coro delle Voci Bianche di Nomadelfia” del 2004 e dal 2008 al 2017 è capobanda nella Filarmonica Puccini di Follonica, dove è stata anche primo clarinetto.
Dal dicembre del 2017 dirige la Banda di Torniella nel Comune di Roccastrada ed oggi mi concede questa intervista e la ringrazio.
Elena, c’ è un filo che in qualche modo lega Follonica e Torniella secondo te?
E’ stato il destino che mi ha fatto conoscere questo grazioso paesino di origine medievale nella valle del Farma nel comune di Roccastrada. Follonica e Torniella hanno una realtà bandistica molto antica, posso dire che il filo che lega questi due luoghi sia la passione per la
musica. Torniella è molto apprezzata dai follonichesi anche per le sue feste paesane e conosciuta per la cordialità nell’ accogliere le persone che affluiscono numerose alle loro feste, come il primo Maggio ed i tornei di palla ventuno.
La Banda di Torniella ha una lunga tradizione alle spalle , quando è nata esattamente?
La banda di Torniella nasce nel 1877, purtroppo nel corso degli anni si è dovuta fermare per brevi periodi anche durante le due guerre mondiali. La banda poté ripartire grazie ad un maestro torniellino, Eolo Tognoni, che prese la direzione della banda ed insegnò musica a tutti i giovani del piccolo paesino, molti di loro suonano ancora e sono coloro che nel 2011 hanno fatto rinascere la banda dopo uno stop di 18 anni.
A Torniella tu insegni anche nella scuola di musica della banda, che cosa mi puoi dire a questo proposito?
I giovani che si affacciano al mondo della musica e soprattutto alla banda sono il nostro futuro e futuro delle bande stesse, tradizioni che devono sopravvivere e come ogni tradizione deve essere tramandata, sono orgogliosa dei miei allievi che con passione ed entusiasmo seguono le lezioni imparando la musica e lo strumento che hanno scelto per entrare in banda con i loro compaesani per portare avanti il nome della Società Filarmonica banda di Torniella.
Tu Elena sei anche compositrice. A che cosa ti sei ispirata quando hai scritto le tue opere?
Le mie composizioni “Aspettando il tramonto”, “Romanza”, “Chimera”, “Fobia” e “Ego” sono state scritte in diversi periodi della mia vita, rappresentano i miei vari stati d’animo che ho vissuto, con la musica ho potuto esprimere ciò che mi sarebbe stato difficile con le parole.
“Senza musica la vita sarebbe un errore”, è una frase di Friedrich Nietzsche. Come ti senti di
commentarla Elena?
La musica è una cosa bellissima. Riesce a trasmettere tante di quelle emozioni che nessuno può immaginare. Ti catapulta in un altro mondo, quello fatto di note, di sogni, di desideri, di parole che vorresti dire, ti legge dentro, è capace di portarti dall’altra parte del mondo, ti consola, ti rende felice, ti fa sfogare quando sei arrabbiato. La musica accompagna la nostra esistenza quasi in ogni ora del giorno. Rappresenta la parte emotiva, sentimentale, passionale di ciascuno di noi. Se anche, come dicono alcuni studiosi, la musica è vicina alla matematica, io credo che l’armonia e il ritmo musicale parlino più al cuore che alla mente, più all’intuizione che alla ragione. La musica è immediata ti parla dritta al cuore. Credo che la musica aiuti ciascuno di noi a diventare se stesso. La nostra vita è decorata con la musica perché la musica è vita. Quindi si, la vita senza musica sarebbe un errore.