GROSSETO – “La presidenza del Coeso Sds Grosseto ha una grande importanza per garantire piena funzionalità ai servizi socio-sanitari. La sua piena operatività si misura, infatti, anche sulle relazioni tra i sindaci che sono rappresentati in seno all’assemblea. L’obiettivo è sempre stato, sin dalla sua costituzione, quello di garantire una progettazione condivisa e unitaria che superasse le divisioni degli schieramenti rappresentati”.
Con queste parole il sindaco di Massa Marittima motiva l’accettazione della carica di presidente “ponte” in sostituzione del dimissionario Giacomo Termine giunto ieri 5 dicembre alla scadenza della prorogatio dopo la rinuncia all’incarico manifestato dal sindaco di Castel del Piano Michele Bartalini che era stato nominato con decreto del Presidente uscente. “Il mio consenso a ricoprire tale incarico – prosegue Marcello Giuntini – viene dato esclusivamente per evitare il rischio del blocco dell’operatività della Sds a seguito della scadenza del regime di prorogatio dovuta alle dimissioni del Presidente Termine e preciso che sono disponibile fin da ora a rimettere il mio mandato allorché i sindaci dei comuni soci concludano un accordo per dare al Consorzio una governance definitiva e condivisa”.
Nel precisare che la fase che ci aspetta è particolarmente complessa il neo presidente sottolinea: “Mantenere alto un conflitto in seno a questo organismo in una fase in cui tutto il sistema sanitario è sottoposto ad una prova di efficienza e capacità di intervento in cui non si era trovato mai prima, mi sembra profondamente sbagliato, una mancanza di rispetto verso le nostre comunità; nell’accettare questo ruolo che, ripeto, ritengo essere “a tempo” chiedo un atto di responsabilità a tutti i miei colleghi, di ogni orientamento politico, per questo il mio obiettivo primario è dare tutti insieme risposte efficaci ai nostri concittadini e, in questo spirito, ricostruire il giusto clima in seno all’assemblea”.
“Sono stato informato che nei prossimi giorni si terrà un incontro dei sindaci del centrodestra della nostra Zona Socio Sanitaria, auspico che da quella riunione possa uscire una proposta accettabile che ci consenta di superare l’impasse dopo che ogni tentativo di mediazione è stato respinto dal sindaco di Grosseto, in quel caso non avrò alcuna difficoltà – conclude – a passare la mano ad un collega dell’altro schieramento nel rispetto del principio dell’alternanza istituzionale”.