FOLLONICA – Uno aveva a proprio carico pregiudizi penali, l’altra lavorava a nero. La tenenza della Guardia di finanza di Follonica ha individuato due persone responsabili di aver percepito irregolarmente il reddito di cittadinanza per 14.979 euro.
I controlli coordinati dal Comando provinciale della Guardia di finanza di Grosseto, hanno portato a scoprire un uomo che aveva precedenti penali motivo per cui non aveva diritto a percepire l’aiuto pubblico.
Il secondo controllo ha interessato una donna che, oltre a lavorare “in nero” senza dichiarare al fisco quanto incassava per le sue attività professionali, percepiva anche indebitamente il reddito di cittadinanza. In questo caso le indagini hanno preso in esame la D.S.U. (Dichiarazione Sostitutiva Unica) presentata dalla donna, che aveva indicato nella domanda per fruire del reddito redditi propri pari a zero, benché lavorasse “in nero” come scoperto dagli accertamenti e riscontri sul campo svolti dai finanzieri.
L’indicazione dei reali ed effettivi redditi percepiti è uno degli elementi necessari per essere
ammessi al beneficio a norma degli articoli 2 e 7 del sopra indicato D. L. 4/2019, che del resto dispone la decadenza dal “Reddito di cittadinanza” quando uno dei componenti del nucleo familiare viene trovato intento a svolgere attività di lavoro dipendente o di collaborazione continuativa in assenza delle comunicazioni obbligatorie di legge coordinata e continuativa in assenza delle comunicazioni obbligatorie di legge.