MASSA MARITTIMA – Perché mai oggi, con tutti gli impellenti problemi che assillano la nostra società dalla crisi economica all’urgente lotta per la conservazione di molti diritti fino disoccupazione giovanile, dovremmo occuparci di Africa? Perché capire questo continente ci conviene. E’ la risposta di uno dei maggiori esperti della società africana e delle dinamiche economiche mondiali che puntano alla terra più sfruttata del mondo. Lui è Raffaele Masto, scrittore, giornalista e conduttore radiofonico italiano, dall’89 lavora alla Redazione Esteri dell’emittente Radio Popolare.
Masto è stato inviato in Medio Oriente, America Latina e soprattutto in Africa dove ha seguito i cambiamenti sociali, politici ed economici degli ultimi vent’anni, raccogliendoli in accurati reportage all’interno delle sue pubblicazioni (In Africa, L’Africa del tesoro, Io Safiya, Libera, La scelta di Said) e di documentari attualmente diffusi in tutto il mondo. Ed ora la sua più recente opera “Buongiorno Africa” in cui l’autore spiega come con una giusta politica mondiale, l’Africa riuscirebbe ad agganciare quello sviluppo sociale ed economico da cui è sempre rimasta esclusa, con le intuibili conseguenze a livello globale. Grazie all’associazione culturale cittadina Iride, che si è avvalsa anche della collaborazione della Biblioteca Comunale Gaetano Badii e del patrocinio del Comune, Raffaele Masto sarà a Massa Marittima per parlare del suo libro, venerdì 14 settembre alle 17,30 nella sala del Parco degli Etruschi presso l’ex Convento delle Clarisse.
In questo libro Masto rivela l’esistenza di circuiti economici ignorati dalle statistiche occidentali, in un continente che sarà al centro dei futuri assetti globali per la sua importanza geografica, la grande disponibilità di risorse naturali e l’inesauribile vitalità.
Dagli incontri ventennali dell’autore con persone, ambienti e problematiche del continente nero, emergono nel libro i due aspetti che caratterizzano l’Africa del XXI secolo: una forma di colonialismo antico, ma gestito da un nuovo attore,la Cina, e la nascita di fermenti democratici attraverso la circolazione di idee moderne e la comparsa di nuovi leader. Masto delinea il quadro per nulla omogeneo di un continente denso di zone d’ombra e ricco di potenzialità, in cui livelli di povertà agghiacciante coesistono con ritmi di sviluppo socioeconomico elevati, e dove classi politiche corrotte e incapaci convivono con una società civile vitale e impegnata.
La conclusione dell’autore è che «L’africa ha bisogno di giustizia», di una politica mondiale corretta che paghi il giusto prezzo per le materie sottratte e impari a sfruttare i giacimenti di petrolio con misure adeguate alle riserve ambientali presenti. La speranza che l’autore insegue è quella di perseguire un modello in cui «una vita più sobria, più solidale, ci renda più vitali ed intonati con il mondo […] e più disponibili a vivere l’esperienza concreta della solidarietà». La presentazione sarà curata dal dott. Stefano Iozzi e a seguire si aprirà il dibattito con l’autore.