di Lorenzo Falconi
GROSSETO – Un’incontro durato circa 4 ore, ma che ha prodotto un nulla di fatto. La situazione economico-lavorativa alla Mabro, non cambia di una virgola, nemmeno dopo il confronto tra la proprietà dell’azienda e le istituzioni, capeggiate dal presidente della Provincia Leonardo Marras e dal sindaco di Grosseto Emilio Bonifazi. In questo incontro, le maestranze, riponevano parte delle ultime speranze. L’imprenditore pratese Andrea Barontini è entrato a palazzo Aldobrandeschi intorno alle 14:15, mentre la protesta dei lavoratori, scesi in piazza Dante, stava già montando. I dipendenti hanno accolto l’arrivo di Barontini con qualche applauso ironico, mentre richieste di pagamento sono state più o meno urlate in faccia al proprietario dell’azienda, in più i lavoratori hanno fatto bella mostra di tovaglioli di carta ritraenti banconote da 50 e 100 euro. Una protesta contenuta, ma simbolica e molto significativa.
Al termine dell’incontro fiume, tra i vertici dell’azienda Mabro e le istituzioni, è stata chiesta una tregua ai lavoratori, con l’intento di far riprendere l’attività a tempo pieno. La risposta da parte delle maestranze è stata quella di sempre: niente soldi, niente prospettive per il futuro, niente manodopera. Anche l’intervento del presidente della Provincia e del sindaco di Grosseto è andato dunque a vuoto. Lo sciopero dei lavoratori prosegue anche per la giornata di domani, in quanto, secondo i dipendenti, non c’è niente di concreto nelle proposte di Barontini.