AMIATA – “Il 10 settembre ho presentato un’interrogazione urgente al Ministro dell’Agricoltura Teresa Bellanova sul problema del taglio del bosco sull’Amiata, senza avere avuto ancora risposta. Leggo che dalla maggioranza finalmente il Pd batte un colpo dopo settimane di silenzio, con l’onorevole Luca Sani”.
Così l’onorevole Mario Lolini torna sulle problematiche del taglio del bosco sull’Amiata dovute ad una sentenza del Consiglio di Stato che ha previsto, tra i vari permessi, anche l’autorizzazione paesaggistica della Soprintendenza laddove si tratti di zone Sic (siti di importanza comunitaria).
“Come Lega è dalla fine dello scorso mese di agosto che ci stiamo battendo contro una situazione che è diventata insostenibile per le imprese amiatine – afferma Lolini -. Lo abbiamo su più livelli e, a tratti, ci siamo sentiti quasi una mosca bianca nel denunciare il problema. Mi risulta che oggi anche in molte altre realtà della provincia i lavori siano bloccati, senza dimenticare anche i costi aggiuntivi che sfiorano i mille euro. Dopo due mesi vediamo che il Pd a Roma finalmente si fa sentire con l’onorevole Sani, da poco rientrato in Parlamento. Chiedo a lui, che siede sui banchi della maggioranza, di fare pressione sui suoi rappresentanti al Governo affinché il ministro Bellanova, non solo dia una risposta alla mia interrogazione, ma che agisca rapidamente per ovviare ad un disagio che rischia di mandare sul lastrico numerose aziende e, con loro, anche molte famiglie che lavorano nel settore”.
Una soluzione che, secondo Mario Lolini, va trovata ed anche in fretta. “Solitamente – afferma- in Amiata i lavori di taglio iniziavano attorno al 15 settembre. Oggi sono ancora fermi ed il rischio è che si debba andare a fine anno, se non all’inizio del nuovo. Non si può più attendere, perché si parla di centinaia di ditte coinvolte in tutta la provincia”.
Una tematica su cui era intervenuto più volte il consigliere regionale della Lega Andrea Ulmi. “Come promesso in campagna elettorale – afferma Ulmi- la Lega si era attivata subito con l’onorevole Mario Lolini, ma anche io, giunto a Firenze, sto interessando della vicenda la Regione. Una riflessione dovrà essere fatta sulle zone Sic per capire se rappresentino un valore aggiunto o, alla luce della sentenza del Consiglio di Stato, rischino di trasformarsi in un freno per lo sviluppo economico del territorio. Se così fosse andrebbero sicuramente ripensate o riviste e la Regione, che ha avuto lo scopo di individuarle, deve sicuramente agire ed anche in fretta”.