GROSSETO – Archiviato con uno storico successo il derby con il Follonica, il Circolo Pattinatori Edilfox Grosseto è ormai pronto per la prima trasferta dell’anno: sabato sera sarà di scena sulla pista del Teamservice Car Monza, quintetto battuto nell’Opening Day dal Trissino per 9-3. I biancorossi allenati da Federico Paghi si confronteranno con una squadra giovanissima (18 anni e 10 mesi l’età media), composta solo da giocatori italiani. Il mister Tommaso Colamaria ha deciso di puntare alla salvezza con un gruppo di talentuosi atleti che hanno trascorsi nelle nazionali giovanili.
«Sarà una partita tosta – sottolinea il portiere del Grosseto Michael Saitta – perché loro sono una bella squadra. Oltretutto a Monza ritrovo alcuni ragazzi con cui ho giocato, Zampoli (portiere classe 1999) e Zucchetti (classe 1997) ho avuto la fortuna di giocarci a Prato e di conoscerli: sono due bravi giocatori e due bravi ragazzi. Sarà bello incontrarli da avversari».
Saitta parla anche delle emozioni provate per il ritorno in serie A1: «Dopo due anni tra serie B e A2, esser tornato in A1, partendo dalla minima serie per arrivare alla massima, è stato sicuramente motivo d’orgoglio per me e per la società. E la vittoria sul Follonica è stata la maniera migliore per festeggiare. Abbiamo portato a casa i tre punti, al termine di una gara equilibrata e sofferta. Siamo insomma tornati in serie A1 nel modo migliore».
Secondo il portiere follonichese dell’Edilfox il Grosseto ha «messo tanta voglia di vincere, anche se sarebbe irrispettoso pensare che il Follonica non ce l’ha messa. Diciamo che ce ne abbiamo messa tanta perché volevamo vincere. Sicuramente ci sono alcune cose da sistemare sia a livello individuale che di squadra, ma avanti così».
«Abbiamo giocato il derby come l’avevamo preparato – conclude Michael Saitta – ci eravamo messi in testa di scendere in campo grintosi. A tratti, non possiamo negarlo, siamo stati anche in difficoltà, ma siamo stati in grado di venire fuori e quindi siamo molto contenti anche sotto questo punto di vista. La mia prestazione? Sono soddisfatto, ma non contento al cento per cento».