GROSSETO – Si è svolto un incontro presso Coldiretti Grosseto alla presenza del direttore di Coldiretti Toscana, Angelo Corsetti e del direttore di Coldiretti Grosseto, Pietro Greco, di allevatori e cooperative del territorio maremmano, oltre ai segretari di zona di Coldiretti, per parlare del ‘piano salva stalle’, promuovere il patrimonio zootecnico, sostenendo gli allevatori e coinvolgendo anche il mondo industriale.
E’ l’obiettivo di Coldiretti che con Ismea, Associazione Allevatori, CAI (Consorzio Agrario d’Italia) e con il contributo dei caseifici del territorio che vogliono farne parte, per un progetto di consolidamento della filiera, a partire dalla carne ovina e del formaggio pecorino, attraverso un’attenta analisi dei costi di produzione ed un attento approfondimento della tabella qualità del prodotto .
“E’ evidente che il prezzo del latte non può assolutamente scendere sotto i costi di produzione affinché sia salvaguardata la sopravvivenza delle stalle in Maremma e in tutta la Toscana. Quanto accaduto durante il lungo lockdown con unilaterali riduzioni del prezzo non può ripetersi. Salvaguardare l’intera filiera lattiero – casearia e della carne deve rappresentare un valore aggiunto dalla stalla alla tavola”, afferma il direttore di Coldiretti Grosseto, Pietro Greco.
“Si tratta di un patrimonio zootecnico – aggiunge Angelo Corsetti, direttore di Coldiretti Toscana – che conta 366.521 ovini in Toscana, per cui siamo convinti che si possano adottare altri strumenti per aiutare la filiera e, così come ci siamo attivati noi, saremo attenti ad accogliere ogni suggerimento, anche per tracciare percorsi comuni, sostenendo l’istituzione dell’Assessorato regionale per l’Agroalimentare, in modo da predisporre interventi a beneficio di tutte le componenti della filiera, fino a campagne promozionali nella Grande Distribuzione Organizzata”.
Per sostenere la filiera Coldiretti ha avviato una campagna di comunicazione rivolta sia alla grande distribuzione che ai consumatori, per l’acquisto e il consumo di prodotti della filiera ovina italiana #MangiaItaliano per incoraggiare il consumo delle produzioni locali.
La distribuzione delle aziende con allevamento sul territorio regionale e la consistenza in termini di capi è estremamente eterogenea e diversificata, a seconda delle caratteristiche fisiche del territorio e delle tradizioni socio-culturali.
Le province di Grosseto, Siena, Firenze ed Arezzo mostrano la maggiore consistenza di capi ovini e sono caratterizzate da aziende di maggior dimensione. In assoluto la provincia di Grosseto mostra la più alta incidenza delle aziende con elevato numero di capi.