GROSSETO – Niente genitori in classe, neppure il primo giorno, niente abbracci tra amici nonostante i mesi in cui non ci si è visti, e soprattutto niente banco vicino al migliore amico.
È lo strano primo giorno di scuola di questo 2020 post lockdown. Con i ragazzi che hanno passato insieme l’estate e si ritrovano “separati” a scuola. Ma a ben guardare questi sono problemi che ci facciamo solo noi grandi. Nei ragazzi, specie i più piccoli, prevale la foglia di ricominciare, di rivedersi, di raccontare l’estate, di ritrovare le maestre.
La voglia di mostrare quella penna carina che hanno comprato, l’astuccio della squadra del cuore. Lo si vede che sono contenti, che loro al Coronavirus neppure ci pensano. Nonostante le mascherine gli occhi ridono, tutti non vedono l’ora di entrare, di vedere come è stata sistemata la classe, con i banchi distanziati, senza armadietti e cattedre per recuperare sino all’ultimo metro.
Le mamme danno le ultime raccomandazioni: «Non vi scambiate i pennarelli, non ci abbracciate, e mi raccomando, ciascuno mangi la propria merenda». Tra mille incertezze l’anno è partito, speriamo arrivi a giugno.