FOLLONICA – “Le repliche di Di Giacinto, come sempre, sono poco coerenti e prive di forza. Mettere a paragone gli incarichi di Giacomo Termine con il ruolo di assessore non ha nessun senso dato che Termine, oltre all’indennità di sindaco peraltro piuttosto bassa visto che è il primo cittadino di un piccolo comune, non recepisce per i suoi altri ruoli nessun beneficio economico, neppure quantificati in gettoni presenza”. Lo scrive in una nota il Pd di Follonica.
“Una situazione molto diversa da quelle che cercano, solitamente, i socialisti follonichesi che vanno a caccia sempre incarichi ben retribuiti, come appunto un assessorato, tradendo, con le scelte compiute dai vertici, anche le aspettative di parte dell’elettorato – prosegue il Pd –
Per quanto riguarda poi l’attività professionale dell’architetto Catalani, il suo lavoro per altre amministrazioni che non siano quella follonichese non può essere certo messo in discussione: in caso contrario vorrebbe dire che un professionista che decide di mettersi al servizio della comunità, facendo attività politica con incarichi amministrativi o meno dovrebbe smettere di portare avanti la propria professione e questo è assurdo”.
“Peraltro qualsiasi professionista ottenga da un’amministrazione un incarico attraverso gara di appalto o con affidamento diretto sotto soglia lo fa, evidentemente – prosegue il Pd – nel rispetto di quello che prevede il codice degli appalti, perciò insinuare qualche motivazione di appartenenza politica per un qualsiasi incarico appare fuori luogo. O dobbiamo temere con queste modalità agirebbe la coalizione di centrodestra?”.
“Diverso è il caso della dottoressa Trinci poiché il suo studio è molto attivo a Follonica e le deleghe a lei attribuite sono direttamente legate alla sua professione – conclude il Pd – L’opportunità di inserire la dottoressa Trinci in giunta non è certo messa in discussione; dovrà eventualmente fare scelte conseguenti sul piano professionale per evitare conflitti evidenti o profili di inopportunità”.