GROSSETO – Prosegue l’attività di ascolto del territorio maremmano da parte dei rappresentanti del Movimento 5 stelle, attività portata avanti in questi giorni dal capogruppo in Regione Toscana, Giacomo Giannarelli, insieme ai candidati del collegio provinciale di Grosseto, Luca Giacomelli e Daniela Castiglione.
«Un impegno – spiegano dal Movimento 5 Stelle -, concretizzato supportando i lavoratori e le attività produttive che sono insediate nelle aree periferiche attraverso proposte per la promozione delle peculiarità locali in maniera da evitare, ed al contempo invertire, i processi di spopolamento dei centri minori dettati dalla politica “Firenze-centrica” attuata ostinatamente sia dalle coalizioni di destra che di sinistra».
«In questi giorni abbiamo incontrato il mondo degli agricoltori e degli agriturismi – spiega il consigliere regionale Giacomo Giannarelli – portando avanti una serie di incontri a sostegno di Irene Galletti e dei candidati al Consiglio regionale che sono espressione del territorio. Con Confagricoltura e Cia, che ringraziamo per la disponibilità, abbiamo affrontato il problema dei bandi Pif, che non sono ancora stati liquidati per intero, degli enormi problemi dei bandi regionali e della necessità di introdurre un prezzario regionale standard. La riforma dei bandi per renderli chiari, efficaci e veloci è una priorità».
«Il gruppo consiliare in Regione Toscana del Movimento 5 Stelle – proseguono i pentastellati -, condividendo molte delle esigenze evidenziate dalle associazioni di categoria incontrate in Maremma, ha inteso attenzionarle mettendole in relazione con le criticità emerse negli anni attraverso l’ascolto del territorio, in primo luogo recependo le sollecitazioni per l’ammodernamento e la messa in sicurezza delle infrastrutture, con particolare attenzione alla rimozione degli incroci a raso della Tirrenica ed i necessari investimenti per giungere rapidamente alla definitiva elettrificazione dei collegamenti ferroviari che ancora oggi frenano lo sviluppo, l’export ed il turismo in Provincia di Grosseto».
«Agricoltura, allevamento e trasformazione delle materie prime rappresentano da sempre per la Maremma il perno dell’economia del territorio – chiarisce al riguardo Daniela Castiglione –. Le imprese e le associazioni di categoria hanno il diritto, ed anche il dovere, di sollecitare azioni di governo volte a migliorare le condizioni di un comparto penalizzato dalle infrastrutture e spesso alla mercé della grande distribuzione. Tutelare le eccellenze locali significa valorizzare le professionalità, promuovere il lavoro e gli investimenti economici nella filiera corta e di alta qualità. In Toscana occorre riequilibrare la bilancia ed abbiamo il dovere di farlo dalla parte della Maremma».
«I settori vitivinicolo, agrituristico e florovivaistico, già pressati dalla crisi economica, hanno sofferto indubbiamente in modo maggiore gli effetti del lockdown, una ragione non secondaria per offrire loro maggiore attenzione. La crisi dell’agricoltura e del settore cerealicolo costituiscono un enorme rischio per la sopravvivenza del comparto – spiega in conclusione Luca Giacomelli – per invertire la tendenza occorre quindi insistere sulle azioni congiunte e trasversali rispetto alle appartenenze associative, a partire da politiche che garantiscano un prezzario equo e rispettoso del lavoro svolto dalle realtà produttive locali».