CINIGIANO – Il Comune di Cinigiano dal prossimo 1 settembre dovrà far fronte al trasferimento di uno dei medici presenti sul territorio, la dottoressa Paola Scarpelli, che fino ad oggi si è occupata degli ambulatori di Castiglioncello Bandini, Monticello Amiata e Cinigiano.
«Una situazione molto preoccupante – commenta il sindaco Romina Sani – in quanto il medico di base rappresenta una figura essenziale per i cittadini, specialmente in un periodo così delicato come quello che stiamo vivendo per l’emergenza Covid19. Penso soprattutto alle tante persone anziane, ma non solo, alle famiglie che vivono in un Comune vasto come il nostro».
Il primo cittadino, dopo aver raccolto le preoccupazioni e i disagi degli abitanti ha scritto alla dirigenza Asl Toscana Sud Est per spiegare la criticità della situazione e per richiedere una soluzione almeno temporanea.
Come spiega nella lettera: «La disponibilità di “due” medici presenti sul territorio, Sara Simoncioli e Andrea Giovannini, è solo “teorica” in quanto, in realtà, la dottoressa Simoncioli è titolare nel Comune di Roccalbegna. La soluzione si rivela alquanto difficoltosa, poiché entrambi hanno già un numero elevato di assistiti e, inoltre, operano in sedi ambulatoriali sparse su un territorio molto vasto. Tutto ciò pone in seria difficoltà i 560 assistiti della dottoressa Scarpelli che devono fare la scelta del medico in presenza di una situazione già complessa».
Alla luce di questo per Romina Sani: «Individuare un sostituto temporaneo per la durata massima di un anno, previsto dall’Acn dei medici, potrebbe rappresentare una soluzione auspicabile e soddisfacente per garantire assistenza sanitaria adeguata presso gli ambulatori di Castiglioncello Bandini, Monticello Amiata e Cinigiano, in attesa della rideterminazione delle aree carenti».
«Appare invece poco soddisfacente la scelta operata di aumentare in deroga il massimale degli assistiti in capo ai due medici, sicuramente valida sotto il profilo formale ma, a parere di chi scrive, non giustificabile in un momento particolare come questo in cui si rende necessario rafforzare l’assistenza sanitaria territoriale».
«La mia qualità di Sindaco – conclude Sani – induce spiacevolmente i cittadini a giudicarmi come la responsabile della carenza di assistenza che si sta delineando. Peraltro nessuna comunicazione è pervenuta da parte dell’azienda sanitaria circa il trasferimento della dottoressa Scarpelli e le conseguenti soluzioni adottate. In attesa di un riscontro, voglio essere fiduciosa, confidando che la dirigenza Asl tratterà la questione con la consueta sensibilità dimostrata fino ad oggi e che troverà velocemente una soluzione».