GROSSETO – «Il professor Giancarlo Scalabrelli, recentemente scomparso, era per noi di Legambiente un punto di riferimento molto importante» afferma Angelo Gentili della segreteria di Legambiente. «Ci ha seguiti fin dall’inizio nella nostra esperienza realizzata nell’ambito della Rassegna degustazione nazionale dei vini biologici di Legambiente, progetto lungimirante che ancora oggi rappresenta una costante della manifestazione nazionale della nostra associazione e un importante avamposto delle nostre battaglie ambientali. Con professionalità, competenza e spirito imparziale ha coordinato la commissione esaminatrice, cercando di valorizzare le aziende agricole partecipanti proprio per la scelta legata alla sostenibilità fatta da numerose realtà di tutta la Penisola».
«Giancarlo in tal senso è stato sempre un vero pioniere, molto attento a far emergere l’importanza della scelta biologica abbinata alla ricerca, alla sperimentazione e al recupero di vitigni autoctoni che si stavano perdendo. Non solo: Giancarlo era anche un ambientalista vero che aveva a cuore – e lo dimostrano tra le altre cose i suoi libri e pubblicazioni – le tematiche ecologiche e l’importanza di cambiare stili di vita in modo radicale per accompagnare un processo capace di fermare le emissioni climalteranti ed i cambiamenti climatici in corso».
«Con grande tenacia, ha affrontato negli ultimi anni anche la malattia che lo aveva costretto a fermarsi con il corpo, continuando comunque a tenere la mente vivace e allenata. Con Giancarlo perdiamo un grande amico dell’ambientalismo e un punto di riferimento importante per tutti noi. Ci rimangono nel cuore e nella memoria i suoi insegnamenti, la sua saggezza, la sua modestia e la sua ironia. Ciao Giancarlo, un grande grazie per tutto quello che ci hai regalato dagli amici di Legambiente».