GROSSETO – «Poste Italiane continua a non tenere conto dei bisogni degli utenti dei servizi postali, che in pratica sono i suoi “azionisti di riferimento”. Il disagio manifestato dagli abitanti di Talamone (Orbetello) per la carenza di servizi in quel paese – spiega Lorenzo Centenari, segretario dello Spi, parlando anche a nome dei segretari di Lega – è lo stesso di molti altri cittadini che si sono rivolti allo Spi provinciale o alle Leghe territoriali per lamentarsi e protestare perché ancora non vengono riattivati i servizi postali in almeno altri tre uffici altrettanto importanti.
Come quelli di Massa Marittima-1 (succursale), di Follonica-2 e di Grosseto-5 (Casalone), rispetto ai quali il direttore provinciali continua a non prendere nessun impegno per la riapertura la riattivazione dei servizi attesi dagli utenti.
Lo Spi-Cgil provinciale e le leghe territoriali protestano vibratamente per questa incomprensibile proroga delle chiusure, e chiedono l’immediata riapertura degli uffici e la riattivazione dei servizi postali. Anche perché questo contribuirebbe ad evitare la migrazione degli utenti che inevitabilmente finiscono per creare assembramenti nei pochi uffici postali rimasti aperti. E darebbe la possibilità alle persone di poter effettuare servizi che non si possono espletare in altri uffici; come versare assegni sul conto corrente postale, recuperare la posta in giacenza da marzo e dare una risposta anche in termini occupazionali, attraverso l’ampliamento e la stabilizzazione dei posti di lavoro.
Se non riceveremo risposte adeguate – conclude Centenari – saremo costretti a rivolgerci al prefetto e chiedere un suo intervento diretto».