PORTO ERCOLE – “Sapevamo dell’intenzione di costruire una caserma dei Carabinieri all’interno delle ex scuole elementari di Porto Ercole e, pensavamo e pensiamo, sia una idea scellerata e miope”.
A scriverlo, in una nota, Luigi Scotto, capogruppo di “Argentario: il progetto”.
“E’ appurato – prosegue – che l’amministrazione a guida Borghini abbia in programma il compito di dare un incarico a due professionisti per formulare un piano di trasformazione dell’intero edificio in questo senso.
Al di là del macroscopico abbaglio, dovuto ad una grave carenza di sensibilità amministrativa nel gestire la cosa pubblica che impedisce di considerare quella struttura come una risorsa immobiliare strategica da sfruttare ai fini turistici, pare che la variazione di destinazione dell’intero edificio preveda l’ipotesi di fare, della futura caserma, un uso Foresteria. Insomma una casa vacanza per generali e alti ufficiali dell’Arma.
In sostanza un privilegio per pochi che costerebbe alla comunità, oltre ai circa 60mila euro dei progettisti, un milione e 800mila euro.
All’inizio, capendo la completa assurdità dell’operazione, non ho voluto e non ho potuto credere ad una cosa del genere. Non mi sarei mai immaginato che il sindaco della nostra comunità, pur negli evidenti limiti della sua azione politica che in due anni non solo ha prodotto poco o niente, ma ha anche inanellato una lunga serie di errore grossolani facilmente evitabili, arrivasse a questo.
Nessuno, con un briciolo di amore per l’Argentario, userebbe così tanti soldi pubblici, ripeto pubblici, per rendersi responsabile di uno scempio così grande. Ovvero impedire che Porto Ercole abbia la possibilità, un giorno, di dotarsi di uno splendido albergo sul lungomare o piuttosto una struttura dedicata al più bel porto del Tirreno, se non del Mediterraneo, come Porto Ercole diventerà nella nostra visione, con tutti i benefici che da ciò ne deriverebbe.
Dal canto mio, e del gruppo “Argentario: il progetto” non lascerò in alcun modo che una simile idea prenda forma. Indagherò e seguirò lo sviluppo della faccenda, impedendone gli sviluppi con i mezzi che al mio ruolo di consigliere competono. Ma sia chiaro fin da ora, sindaco in primis, che non ho alcuna intenzione di lasciar passare una cosa del genere.
Per questo mi impegno a farmi promotore di una iniziativa popolare pronta a manifestare, forconi alla mano (in senso ovviamente figurato) sotto il Comune – conclude -, e restare lì fino a che non avremmo cacciato il sindaco e tutta la giunta con un foglio di non ritorno perpetuo”.