GROSSETO -Parte BEach Clean, campagna di sensibilizzazione per affrontare l’emergenza dei rifiuti marini nelle spiagge del Mediterraneo. L’iniziativa, che prende il via quest’estate, nasce dalla necessità di tutelare il patrimonio ambientale delle spiagge e promuove un dialogo costruttivo con gli stabilimenti balneari e con i turisti, partendo dalla condivisione di un decalogo con dieci buone pratiche da seguire per una corretta gestione dei rifiuti e per sensibilizzare sulle conseguenze di una cattiva raccolta differenziata e dell’abbandono.
Le dieci regole d’oro proposte nel decalogo, in formato poster, verranno affisse nei principali stabilimenti turistici e balneari italiani, libanesi e tunisini. Luoghi che, generalmente, subiscono un afflusso turistico molto alto durante la stagione estiva e le cui coste vedono aumentare la percentuale di rifiuti spiaggiati giorno dopo giorno.
Durante la stagione estiva, infatti, il turismo balneare aumenta il fenomeno del marine litter di oltre il 40%, tanto che la cattiva gestione dei rifiuti urbani si conferma la causa principale – per circa l’85% – della presenza dei rifiuti sulle spiagge italiane, assieme alla carenza dei sistemi depurativi e alla cattiva abitudine di buttare i rifiuti urbani nel wc (8%).
La campagna si inserisce nell’ambito del progetto Common (COastal Management and MOnitoring Network for tackling marine litter in Mediterranean Sea) progetto europeo nato da una rete di collaborazione fra Italia, Libano e Tunisia per la riduzione del marine litter nell’area mediterranea che vede la Maremma tra le 5 aree pilota con il partenariato del Comune di Grosseto e di Castiglione della Pescaia e il supporto tecnico di Circolo Festambiente.
Gli stabilimenti balneari che prenderanno parte all’iniziativa, oltre all’affissione del decalogo nei luoghi turistici di competenza, saranno chiamati a prendere parte a un sondaggio, da compilare all’inizio e alla fine della stagione estiva, volto a conoscere e analizzare le condizioni di salute delle spiagge che si affacciano sul Mediterraneo, e a migliorare il rapporto tra gli operatori turistici e l’ecosistema.
Un questionario sarà poi dedicato ai turisti, per conoscere le abitudini legate alla loro quotidiana gestione dei rifiuti e per analizzare le principali difficoltà legate al loro corretto smaltimento. Quindi, se siete in vacanza e volete raccontare il vostro rapporto con il mare, potete farlo qui: https://bit.ly/BEachCleanTourists
Inoltre, in quest’estate segnata dall’emergenza e dalle regole di distanziamento, un turismo sostenibile passa anche dal corretto utilizzo e smaltimento dei dispositivi di protezione individuale, come guanti e mascherine, il cui abbandono nell’ambiente è segnalato sempre più spesso anche nelle zone costiere. La campagna BEach CLEAN ha l’obiettivo, tra gli altri, di valutare la presenza di questi ‘nuovi rifiuti’ sulle spiagge selezionate, e di sensibilizzare al corretto smaltimento.
“Nei prossimi giorni – ha spiegato Angelo Gentili di Legambiente – i nostri volontari distribuiranno presso gli stabilimenti balneari e gli IAT del Comune di Grosseto e di Castiglione della Pescaia un decalogo per sensibilizzare operatori, residenti e turisti sul problema dei rifiuti spiaggiati e favorire un comportamento consapevole per tutelare le nostre spiagge. Allo stesso tempo saranno realizzati dei sondaggi per acquisire informazioni sulla gestione dei rifiuti da parte degli operatori turistici e le criticità che essi riscontrano e sulla propensione del turista verso la raccolta differenziata e le loro impressioni sul sistema di gestione dei rifiuti locale. I dati raccolti saranno prima approfonditi con le amministrazioni locali per poi essere messi a confronto con quelli delle altre aree pilota con l’obiettivo di individuare, grazie ad altre azioni integrate che prenderanno campo dall’autunno 2020, una strategia integrata per contrastare i problemi connessi ai rifiuti spiaggiati.”
“La campagna BEach Clean – sottolinea l’assessore all’Europa e allo sviluppo economico, Riccardo Ginanneschi – si inserisce in un percorso maturo intrapreso dalla nostra amministrazione di tutela della costa da un lato e di rafforzamento della cooperazione e la sinergia con il territorio e gli operatori turistici e del mare in particolare. Questa campagna fornirà ai nostri balneari uno strumento in più per sensibilizzare i propri clienti verso comportamenti rispettosi dell’ambiente; un’azione estesa anche ai turisti grazie ai volontari Legambiente e ad un decalogo esposto presso i nostri IAT. Allo stesso tempo ci permetterà di acquisire informazioni importanti per elaborare, attraverso il confronto con le altre aree pilota del Mediterraneo, delle strategie ancora più incisive per affrontare il problema dei rifiuti in mare attraverso un approccio sempre più integrato.”
«I rifiuti in mare sono un’emergenza molto sentita nel territorio di Castiglione della Pescaia – spiega Elena Nappi assessore all’ambiente di Castiglione della Pescaia – e nonostante le azioni concrete che l’amministrazione comunale ha messo in atto, come l’ordinanza del plastic free e il progetto “Arcipelago pulito 2.0”, siamo fortemente convinti che dobbiamo creare Sinergie e strategie per migliorare la governance della gestione dei rifiuti urbani e la sostenibilità dei servizi in tutte le zone costiere dell’intero bacino del Mediterraneo. Il progetto Common va in questa direzione e proprio la campagna “Beach clean”, ha l’obiettivo di sensibilizzare i balneari e i turisti sulle problematiche connesse alla Marine Litter, un problema che è diventato indifferibile ed urgente, che dobbiamo affrontare non solo dal punto di vista ambientale, visti i danni alla biodiversità e all’ecosistema, ma che ha anche ripercussioni economiche sulle attività produttive, dal turismo e della pesca».
Oltre alla Maremma toscana, la campagna BEach Clean, che durerà fino al 30 settembre, coinvolgerà il Salento, l’Isola Kuriat e Monastir in Tunisia, e la Riserva Naturale Costiera di Tiro in Libano, con l’obiettivo di favorire stabilimenti balneari sostenibili e inclusivi, luoghi che sappiano valorizzare il rispetto dell’ambiente e garantire a turisti e visitatori la possibilità di vivere la spiaggia in modo responsabile.
Il decalogo:
1. Prenditi cura dei tuoi rifiuti
Non abbandonare mai i rifiuti in spiaggia e fai attenzione a non lasciarli andare in acqua. Il 70% dei rifiuti marini del Mediterraneo proviene da attività terrestri.
2. Ricicla, riduci, riusa
Fai la tua parte in modo attivo: migliore è la tua raccolta differenziata, migliore è il recupero di materiali dai tuoi rifiuti. Una buona raccolta differenziata può diminuire i rifiuti in mare di almeno il 35%.
3. Usa e getta? No, grazie!
Piatti, posate, cannucce monouso li utilizzi per pochi istanti, ma possono inquinare per sempre. Di’ no all’usa e getta: rappresenta più della metà dei rifiuti che si trovano in spiaggia.
4. Il mare inizia dal tuo gabinetto
Non gettare mai nulla nel wc: bastoncini per la pulizia delle orecchie, blister di medicinali, assorbenti igienici, lenti a contatto… Gli scarichi potrebbero portarli direttamente al mare!
5. Nessun rifiuto in dispensa
Acquista prodotti sfusi, preferisci i cibi freschi ed evita imballaggi in plastica. Usa solo sacchetti ecologici: i sacchetti di plastica sono uno dei rifiuti marini galleggianti più comuni e pericolosi!
6. La spiaggia non è un posacenere
I mozziconi di sigaretta sono uno dei rifiuti più trovati sulle spiagge di tutto il mondo. Non buttare mai le cicche in spiaggia!
7. I tombini non sono cestini
Carte di caramelle, gomme da masticare, oggetti di ogni tipo: quello che getti in strada, oltre a sporcare la tua città, ha moltissime probabilità di finire nei corsi d’acqua e in mare.
8. Bevi green
In Italia l’acqua di rubinetto è buona e controllata. Portala con te in borraccia, oppure acquistala in bottiglie di vetro. Attenzione al tappo: è uno tra i rifiuti di plastica più comuni nei nostri mari.
9. Bellezza plastic free
Non usare cosmetici o prodotti da risciacquo con microplastiche all’interno. Leggi l’etichetta: se trovi, ad esempio, polietilene, polimetilmetacrilato, nylon, polietilene tereftalato, polipropilene c’è plastica all’interno!
10. Diventa un esempio
L’ambiente è di tutti, prendersene cura insieme è più facile. Trasmetti il rispetto per l’ambiente a familiari e amici. Il tuo esempio è prezioso per ridurre l’inquinamento dei nostri mari.
Ricorda: guanti, mascherine e altri Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) non vanno abbandonati nell’ambiente!
Il partenariato: COMMON è coordinato da Legambiente e coinvolge l’Università di Siena, l’Università di Sousse, l’Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari, l’ONG libanese AMWAJ, la Riserva Naturale Costiera di Tiro, l’Istituto Nazionale di Scienze e Tecnologie del Mare di Tunisi.