SATURNIA – «Ciò che è emerso dal Consiglio comunale del 25 giugno ci lascia sconvolti» afferma il Comitato Save Saturnia in merito agli «importantissimi sviluppi sulla vicenda delle Cascate del Mulino con la rivelazione di un progetto molto intrusivo che il Comune possiede da febbraio ma si è sempre rifiutato di rivelare».
«Il Comune ha ricevuto il progetto esecutivo contenente la realizzazione di un cosiddetto e comicamente chiamato “Bosco Sacro” già nel mese di febbraio 2020. L’installazione delle strutture, che avrebbero dovuto avere un carattere di temporaneità, sarebbe iniziata già nel mese di marzo 2020, in occasione dell’evento Buy Tuscany, se non fosse emersa la crisi sanitaria. Il contenuto dei documenti presentati rasenta l’assurdo: si intendeva effettuare una derivazione del rio Gorello, che alimenta le famose cascate termali, per creare delle vaschette, creare due piazze camminabili, installare dei pergolati di legno con divani e poltrone, collocare nell’area spogliatoi e servizi igienici, piantare querce, fichi, sughere e, allo stesso tempo, per non subire ostacoli legali alla realizzazione si dichiarava di rimuovere tutte le strutture entro il 15 agosto 2020».
«Nessuno, dotato di un minimo di buon senso, potrà mai credere che un’azione così intrusiva e capillare possa essere temporanea – prosegue Save Saturnia -. In più, incredibilmente, manca l’essenziale parere della Soprintendenza, dato che le opere proposte modificheranno in modo sostanziale l’area. Ciò che turba il Comitato continua inoltre a essere l’assenza di rispetto mostrata verso i cittadini. Il Comitato chiede trasparenza da oltre un anno ma la Giunta l’ha completamente ignorato, così come non ha risposto a una petizione lanciata su Change.org a cui hanno aderito oltre 6000 persone. Il Comitato appoggia la petizione e intende far sì che si realizzi un parco pubblico alle Cascate del Mulino: non saranno tollerate azioni che possano sconvolgere l’aspetto del sito o che ne favoriscano la privatizzazione».
«Il Comitato è pronto a organizzare manifestazioni e proteste per comunicare in modo ancor più vigoroso che con la gestione delle Cascate non si scherza. Ad aumentare lo stato di incredibile confusione si è inoltre venuto a sapere, da quanto dichiarato dalla maggioranza nel corso del Consiglio del 25, che la Giunta avrebbe richiesto la proroga del comodato d’uso a favore del Comune dei terreni di Terme di Saturnia posti nelle vicinanze del Mulino, ma non è presente l’atto formale di approvazione di tale richiesta. Quindi anche l’attuale stato giuridico dell’immobile è dubbio; anche questo ci spingerà ad un’azione immediata ed ancora più incisiva per ottenere dal Sindaco quella chiarezza e quella trasparenza che sono un sacrosanto diritto di ogni cittadino».