FOLLONICA – “L’obiettivo del Pd sull’inceneritore di Scarlino è chiaro da tempo. Non ci voleva l’infelice uscita del candidato governatore Eugenio Giani, con annessa ritrattazione, per svelarla”.
Il segretario provinciale della Lega Andrea Ulmi ed il segretario di Follonica Roberto Azzi sono convinti del fatto che la Regione a trazione Pd non abbia mai rinunciato alla realizzazione dell’impianto.
“Nonostante questo loro modo di fare un po’ guitto da esperti del gioco delle tre carte – afferma Ulmi – Giani e il partito che rappresenta non riescono a nascondere le loro reali intenzioni. E’ inutile che il consigliere regionale Leonardo Marras, lo stesso che da presidente della Provincia aveva autorizzato l’impianto poi bloccato con i ricorsi al Tar ed al Consiglio di Stato, ci racconti di essersi convertito sulla via del ‘no all’inceneritore’, è inutile anche che l’ex sindaco del Pd di Follonica Andrea Benini, ed attuale candidato del centrosinistra, continui a dichiararsi contrario, quando chi sta sopra di lui, evidentemente, sulla materia la pensa esattamente all’opposto”.
“C’è solo un modo – aggiunge Ulmi – per arrivare ad una soluzione: interrompere cinquanta anni di governo della Toscana da parte della sinistra e del Pd. Solo così il sindaco di Scarlino Francesca Travison troverebbe nella Regione l’alleato giusto per sancire la fine di ogni voce di riapertura dell’inceneritore”.
“L’unica soluzione – afferma Azzi – è quella di cambiare: in Regione ed a Follonica, così come è stato fatto già a Scarlino. Anche nella nostra città se i cittadini vogliono essere sicuri di bloccare definitivamente l’impianto devono premiare quelle forze che, dal livello locale a quello regionale sono state sempre coerenti. Se il sindaco di Scarlino Francesca Travison potrà contare sull’alleanza di Massimo Di Giacinto come sindaco di Follonica avremmo maggiore voce in capitolo. Se poi a Firenze avremo un governatore di centrodestra, allora potremmo pensare ad un vero cambiamento delle politiche di questo territorio”.
“Non ha senso che venga a stringere le mani a Follonica, con tanto di selfie con l’ex sindaco Benini, dando garanzie ai cittadini – concludono -. Così come non ha senso il suo dietrofront, evidentemente dettato da ragioni elettorali. Il candidato del Pd ha dimostrato quanta poca considerazione nutra per chi, per anni, si è battuto a garanzia della salute dei cittadini ed in favore di chi, invece, l’impianto lo vuole realizzare”.