FOLLONICA – Mancano tre giorni alla riapertura tra le regioni italiane e la Maremma si prepara ad accogliere finalmente i turisti. Anche la città del Golfo, tra l’altro dalla giornata di ieri senza cittadini positivi al Covid, a partire dal 3 giugno vorrebbe tornare alla normalità.
Nel frattempo gli stabilimenti balneari si preparano alla riapertura e ve la raccontiamo attraverso gli scatti di Giorgio Paggetti.
Abbiamo anche parlato con Valentina Goracci che gestisce lo stabilimento “La Pineta”, un’azienda a gestione familiare dal 1957 nella pineta di levante.
Quest’anno i dubbi sulla stagione estiva sono molti e la riapertura è stata sofferta tra incertezze generali e linee guida severe da osservare. Ma domani, il primo di giugno, apriranno con la consapevolezza che probabilmente quest’anno raggiungeranno giusto un ricavato che permetterà di pareggiare i costi.
«Abbiamo deciso di aprire e sono molto contenta perché questo lavoro è bello – spiega Valentina Goracci -. Abbiamo clienti che vengono da noi da oltre 40 anni e questa sarebbe già stata una ragione sufficiente per l’apertura. Certo, quest’anno è tutto molto complicato ed è chiaro che l’obiettivo primario sarà quello di garantire la salute di tutti».
Per farlo l’azienda ha dovuto investire oltre 10mila euro in dispositivi di sicurezza, dai prodotti per la sanificazione alla cartellonistica. Anche la logistica all’interno del bagno è cambiata; in spiaggia ci saranno 60 ombrelloni in meno, gli accessi sono regolamentati, la gestione del bar è stata adattata ai protocolli vigenti e al posto del parco gioco in pineta sono stati piazzati dei tavolini.
Per chi gestisce uno stabilimento le giornate saranno lunghe e faticose, dettate dall’osservanza delle regole di distanziamento e la sanificazione delle superfici in continuazione.
«Però sono contenta di lavorare – dice Valentina -, anche se quest’anno mi mancherà il contatto diretto con i clienti. Non ci saranno le feste, i bimbi che giocano insieme a pallone e tutto questo è molto strano. Oggi è difficile fare una previsione come andrà, magari la gente non ha più soldi o già esaurito le ferie, ancora non lo sappiamo. Intanto facciamo il tentativo per questa stagione e a settembre tireremo le somme. Se tutto va bene, anche con le concessioni demaniali, a ottobre possiamo valutare se investire nel 2021».
«Quello che però lascia perplesso – aggiunge – è la gestione delle spiagge libere. In questi giorni c’è un afflusso enorme e incontrollato, come se le regole di distanziamento non esistessero. Un po’ dispiace perché come imprenditori abbiamo investito tanti soldi per adeguarci ai protocolli sanitari. Non dico che bisogna dare le multe, ma controllare gli accessi e i comportamenti in spiaggia libera, quello sì».