CASTEL DEL PIANO – «Come tutte le crisi recenti, anche questa ci porta luci ed ombre. Il nostro territorio si è dimostrato compatto nella risposta al virus ma in molti stanno comunque vivendo difficoltà economiche e psicologiche che possono diventare sociali. Questa situazione, emersa anche da un nostro recente sondaggio online, richiede uno sforzo, un cambio radicale di visione: dopo il Covid, ci vuole più Amiata». Così esordisce Federico Badini, segretario dell’Unione comunale Pd di Castel del Piano.
«Davanti il disagio e i problemi non si può essere timidi. Da mesi, ad esempio – continua Badini – avevamo avviato un lavoro sull’ospedale di Castel del Piano. Avevamo parlato con operatori, utenti, avevo anche chiesto un incontro al segretario USB in vista della loro manifestazione, poi annullata causa ronavirus. Da lì siamo ripartiti con alcune proposte, condivise con il Coordinamento dell’Amiata Grossetano e presentate al partito provinciale. Crediamo che sia importante migliorare il settore dell’ospedale di comunità, rafforzare la medicina generale, dare più attenzione al sistema ambulatoriale, garantire la possibilità di piccoli interventi chirurgici e ragionare su un percorso di riabilitazione ortopedica e cardiaca. Inoltre, considerando quanto successo con il virus, sarà fondamentale rafforzare i servizi sul territorio e lavorare a stretto contatto con i medici di base».
«Dall’ospedale si passa ad altri temi < La banda larga è ora uno strumento fondamentale per connetterci al mondo, i lavori stanno finendo e speriamo che possa funzionare quanto prima. C’è bisogno di un aiuto concreto alle imprese. COSVIG ha già emesso un bando da 3mln di Euro per le imprese dei comuni geotermici – prosegue il segretario dem – a questo si può aggiungere la presenza di FIDI Toscana e dei suoi canali di accesso al credito a cui accedere, la possibilità di far rimanere attivi i filoni relativi la produzione di mascherine e visiere protettive e l’opportunità di ridare fiato al settore edile grazie al bonus facciate».
Un’attenzione particolare per le famiglie. «E’ necessario creare, laddove non è già stato fatto, un conto corrente dove effettuare donazioni per aumentare i fondi per l’emergenza alimentare. Come ha detto Eugenio Giani sarà necessario pensare a nuovi modi per favorire l’acquisto di case nelle aree interne, rivolgendosi soprattutto ai più giovani. Gli ampi spazi del nostro territorio – afferma Badini – possono essere utilissimi per “reinventare” la didattica con lezioni all’aperto, seguendo l’esempio di altre realtà italiane, venendo incontro alle necessità di genitori e figli».
«Tra le proposte ce ne sono altre che riguardano anche la valorizzazione dell’ambiente. < La discussione sul turismo che sta coinvolgendo il nostro territorio ha dimostrato come spesso la politica rischi di non capire le richieste della società: mentre tutti chiedevano un progetto unitario, i sindaci si dividevano. Ora speriamo che la possibilità di avere un progetto che superi le province si concretizzi. Oltre a questo – ribadisce l’esponente del PD – c’è bisogno di garantire un accesso ai fondi più snello per quelle associazioni e imprese che tutelano e promuovono i prodotti di qualità della nostra terra: castagna, olio e vino».
«Queste proposte – conclude Badini – sono a disposizione di tutti. Le abbiamo condivise con gli altri circoli della montagna, fatte presenti agli altri livelli del partito e ai nostri rappresentanti, pubblicate sui nostri social. Speriamo che possano essere dibattute. Ora c’è bisogno di discutere e pianificare il futuro, senza lasciare nessuno indietro. Queste proposte valgono anche per l’amministrazione di Castel del Piano, il tempo dei commenti arriverà».