GROSSETO – «In un momento come questo, di crisi dei consumi causata dalla prolungata chiusura, un nuovo supermercato potrebbe essere la pietra tombale sulle attività di tanti negozi di vicinato».
Confesercenti commenta così l’approvazione ieri, in consiglio comunale, del progetto da 11 milioni di euro che porterà alla nascita di un nuovo supermercato in via Scansanese, a Grosseto.
L’inaugurazione è prevista per autunno, inizio inverno. Si tratta di 1.499 metri quadri di superficie di vendita, un bar, una parafarmacia e un distributore di benzina, in una zona, sottolinea Confesercenti, che è tra le più vitali e vivaci da un punto di vista del commercio di vicinato «Temiamo che aggiungere un supermercato in questa zona danneggerà le piccole attività commerciali presenti già messe a dura prova da questi mesi di lockdown».
Secondo un’indagine commissionata da Confesercenti a Swg, il 68% delle imprese riaperte finora ha lavorato in perdita. Insomma questa fase due stenta a decollare: il 72% delle imprese è già ripartito, ma ad oggi solo il 29% degli italiani è tornato a servirsi delle attività che hanno riaperto per acquistare prodotti o servizi. Una situazione particolarmente difficile che sta pagando un grosso tributo alla crisi e che potrebbe ricevere il colpo di grazia dall’apertura di un nuovo supermercato.
«La nostra voce, e quella dei commercianti, è rimasta ancora una volta inascoltata, sia per quanto riguarda il supermercato che per l’impianto di distribuzione carburanti. Tra l’altro nella zona, oltre a tanti negozi, sono già presenti due supermercati di media distribuzione, dunque, oltreché inutile, una nuova struttura commerciale di queste dimensioni, è inopportuna».
«La spesa media dei cittadini, dopo la crisi, si è ulteriormente contratta, un nuovo supermercato, di qualunque marchio esso sia, rischia solo di danneggiare ulteriormente il tessuto commerciale di una città (e di una provincia) già messa a dura prova da una crisi che prosegue ormai da troppo tempo e che negli ultimi mesi si è ulteriormente aggravata».