GROSSETO – Cronista di lungo corso, ma anche scrittore e ospite di programmi radiofonici e televisivi. La vita di Enrico Salvadori si è mossa sull’asse Rosignano (dove è nato) e Versilia, dove lavora da oltre trent’anni. Con parentesi anche alla Spezia, in Umbria, a Massa e a Firenze, sempre per motivi professionali.
Ma lei ha anche un legame profondo con la Maremma, che del resto è vicinissima alla terra dove è cresciuto.
Con Grosseto e la sua provincia – spiega Salvadori – da parte mia c’è sempre stato un grosso feeling. Per le bellezze naturali che sono sotto gli occhi di tutti, la schiettezza della gente, la qualità della vita davvero notevole. Eppoi ho avuto occasione di apprezzare questo territorio ancora di più grazie alle Olimpiadi del cuore.
Ci spieghi meglio
Le Olimpiadi del cuore sono la onlus di Paolo Brosio, il popolare collega che è conosciutissimo opinionista Tv. Nel corso del progetto benefico ‘Mattone del cuore’ abbiamo avuto frequenti contatti con la Cooperativa pescatori di Orbetello, che si è dimostrata molto sensibile alle istanze della onlus che aiutano i più sfortunati e che fanno parte di progetti mirati scelti dal Vescovo di Livorno e da altre istituzioni laiche.
Gli amici di Orbetello sono stati fondamentali per le materie prime necessarie per i galà e per la ‘Pesca del cuore’ , la rassegna che Carlo Conti realizza proprio nell’ambito del ‘Mattone del cuore’. Con Carlo Conti e Paolo Brosio, che sono due grandi miei amici, siamo stati ospiti ad Orbetello di una serata che è stata bellissima e ci ha fatto capire il grande cuore della Maremma.
Con Paolo Brosio una amicizia di lunga data
Abbiamo iniziato a fare il mestiere di giornalista insieme a fine anni Settanta a La Nazione. Poi ci siamo ritrovati alla Spezia quando io lavoravo in quella città dove era arrivato anche Paolo come cronista del giornale-rivale, il Secolo XIX. Poi Paolo è stato assunto a Mediaset, ha fatto tutta la sua grande carriera televisiva prima di tornare ad abitare a Forte dei Marmi.
Siamo come fratelli e io lo aiuto ben volentieri nelle sue iniziative benefiche che sono di grande successo e arrivano dal grande cuore di Paolo. Non si tira mai indietro ed è veramente un vulcano di idee. Basti pensare che lo scorso anno depurate dalle spese abbiamo consegnato al vescovo di Livorno per progetti benefici ben 70 mila euro.
Ma anche con Carlo Conti c’è un forte legame
Di Carlo, come degli altri due moschettieri toscani della risata –Leonardo Pieraccioni e Giorgio Panariello -, sono stato un po’ il biografo quando hanno iniziato la loro straordinaria carriera. In quelle serate nelle feste di provincia che hanno anticipato Vernice fresca, lo show sulle tv toscane, poi il grande successo di Aria fresca. Ero l’unico cronista sempre presente alla Bussola di Focette, in Versilia, quando si registravano le puntate. Poi il loro meritatissimo approdo in Rai, il successo che per Leonardo ha coinciso col film ‘Il Ciclone’ preceduto da ‘I laureati’ che venne girato proprio in Versilia. Tra me e questi artisti c’è un’amicizia vera più che un rapporto tra giornalista e personaggio dello spettacolo.
E tanti aneddoti di questa amicizia lunga più di trent’anni sono finiti in un libro.
Con Fernando Capecchi, il manager della Vegastar che ha scoperto Conti, Pieraccioni, Panariello, ma anche tanti personaggi dello spettacolo come Zucchero, da tempo dicevamo di scrivere un libro. La vita di Fernando, un altro grandissimo amico, è come un film. Una bella storia italiana di un uomo che si è fatto da solo ed ha portato tanti al successo. Così è nato ‘Saluta tutti’ il libro edito da Rai Eri che parla della vita di Capecchi ma anche di come questi, che all’epoca erano ragazzi di belle speranze, sono diventati star.
Il libro ha avuto un bel successo. Lo abbiamo presentato anche a Grosseto, speriamo di realizzare presto un appuntamento anche a Follonica.
Ma non è stato il solo libro che Enrico Salvadori ha scritto.
Nel 2009 Paolo Brosio, che come detto conosco da quando eravamo ragazzi, è stato protagonista della sua conversione che lo ha portato ad avvicinarsi molto alla religione e a cambiare vita, mettendo da parte quella visione totalmente materialistica che aveva caratterizzato sino a quel momento la sua esistenza e puntando su valori ben più consistenti e sulla Fede. Diciamo che da Emilio Fede passò alla Fede vera.
Paolo mi chiamò e mi disse che Piemme Mondadori gli aveva proposto un libro su questa svolta. Lui aveva già pensato al titolo, ‘Un passo dal baratro’, e disse che solo io con lui potevo scriverlo perché parte del cammino professionale lo avevamo fatto insieme. Con noi ha collaborato anche l’autore di testi televisivi Aldo Innocenti. E’ stato il primo di sette libri scritti da Paolo Brosio e ha avuto un successo straordinario con decine di migliaia di copie vendite.
A me questo ha fatto particolarmente piacere perché Paolo vicino al baratro ci è arrivato davvero ma poi ha saputo risollevarsi alla grande e anche questo è un grande messaggio per tutti.
In questo stranissimo e anche drammatico 2020 che programmi ci sono per Enrico Salvadori?
Purtroppo la pandemia e il dramma del Covid ci ha costretto a rinviare alcuni appuntamenti del ‘Mattone del cuore’ che erano previsti a Livorno e in Versilia ai primi di giugno. Ma contiamo di recuperarli anche se quest’anno dopo il grande successo in due isole toscane come Gorgona e Capraia rimarremo sulla costa. Io e Fernando Capecchi ci auguriamo che il nostro libro possa diventare una fiction e la Rai pare interessata.
E’ chiaro che usciti definitivamente da questa emergenza, nulla sarà come prima. A livello professionale continuo a scrivere su La Nazione, organizzo talk show culturali in location importanti e ho un’idea per un nuovo libro che parlerà della Versilia raccontata attraverso le pagine del mio giornale. Speriamo che il progetto vada in porto.
I miei più sinceri ringraziamenti ad Enrico Salvadori, che con squisita disponibilità e gentilezza e con la grande professionalità che lo contraddistingue, mi ha concesso questa intervista.
Nella foto Enrico Salvadori a destra con Pieraccioni, Conti e Fernando Capecchi, con il quale ha scritto il libro ‘Saluta tutti’.