FOLLONICA – “In barba ad ogni sentenza che ha dichiarato lo stop e l’assoluta inadeguatezza dell’inceneritore, la Regione Toscana si ostina, per l’ennesima volta, ad attivare l’iter di valutazione per l’apertura dell’impianto. Non bastava il Covid 19 per agitare i cittadini di Follonica e Scarlino. Oggi, a questo, si aggiunge nuovamente la paura dei danni alla salute dei cittadini ed al nostro territorio che con fatica cerca di consolidare la propria vocazione turistica”.
A scriverlo, in una nota, il candidato sindaco del centrodestra al Comune di Follonica Massimo Di Giacinto.
“Inutile nascondersi dietro un dito – prosegue -: a livello politico la responsabilità di questo stato di incertezza ha un solo nome: Partito democratico. Il mio No personale alla riapertura dell’impianto è fermo e totale da sempre e, con il mio, quello di tutte le forze a mio sostegno.
Al sindaco di Scarlino, direttamente competente per territorio di ubicazione dell’impianto, darò tutta la collaborazione possibile per individuare insieme le strategia migliore per vincere questa battaglia che, fino ad oggi, le forze di centro sinistra al governo del territorio sono solo riuscite a rimandare.
Se l’ex sindaco di Follonica Andrea Benini vorrà essere credibile nella sua contrarietà all’impianto, ha solo un’alternativa: lasciare la tessera del Pd e rifiutare l’appoggio politico di cui fino ad oggi ha goduto a piene mani. Non si può appartenere ad un partito ‘a corrente alternata’.
Dal canto nostro, e mio personale, ogni azione utile a contrastare il progetto del Pd regionale sarà doverosa – conclude Di Giacinto -, partendo dal sollecitare tutti i consiglieri di opposizione in Consiglio regionale ed i parlamentari del territorio contrari a questa politica dannosa per la nostra città, la nostra economia e deleteria per la salute dei nostri concittadini”.