CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – Anche a Castiglione della Pescaia i ristoratori hanno incontrato il sindaco, Giancarlo Farnetani, per consegnare le chiavi dei locali. «Ieri sera nel nostro comune e in tutta Italia i ristoranti, le pizzerie, i bar, i negozi, gli stabilimenti balneari e molte strutture ricettive hanno acceso forse per l’ultima volta le proprie luci per una grande speranza condivisa» affermano i ristoratori castiglionesi, il Centro commerciale naturale e Maremma experience.
«La nostra volontà è quella di tornare in piena attività, produrre e generare occupazione. Nessuno di noi è un pazzo che vuole mettere a ferro e fuoco l’Italia, noi amiamo l’Italia, la Toscana e Castiglione della Pescaia. Siamo però davanti ad uno scenario scandaloso che diventa insostenibile per i settori della ristorazione e del turismo in generale, che sono alla base dell’economia del nostro territorio, tanto da spingerci a consegnare simbolicamente le chiavi delle nostre attività».
«Il Governo non ha la minima idea di come affrontare il sistema dell’ospitalità, della ristorazione, del commercio, degli agriturismi. Sta facendo scelte che potrebbero portarci al fallimento. Le misure a sostegno del turismo non sono ancora state varate; dei protocolli sanitari per affrontare le riaperture non si conosce ancora nulla. Al commerciante, all’imprenditore e al piccolo esercente, viene caricato un cumulo di oneri, di responsabilità così pesante che risulta davvero difficile immaginare una Fase 2 di reale “ripartenza”» continuano i ristoratori.
«Chiediamo che ci siano date certezze sui protocolli e interventi dello Stato a fondo perduto per far fronte alle perdite. È necessario anche intervenire su sgravi totali sugli oneri per i dipendenti. Peraltro la stagione appare piena di incertezze e senza interventi importanti da parte dello Stato si rischia di comprometterla del tutto. Ringraziamo l’Amministrazione comunale per la solidarietà fin qui dimostrata nei confronti delle attività commerciali e delle imprese locali. Al nostro sindaco chiediamo che si faccia carico di inoltrare le nostre richieste al Governo nazionale».