FOLLONICA – «Le vie del centro cittadino hanno bisogno di un circuito di videosorveglianza» dopo la rapina in una gelateria sul lungomare il Psi chiede più sicurezza: «Finalmente, dopo una rapina a mano armata in pieno centro con tanto di titolare legato dai ladri e ferito alla testa, il Sindaco ha espresso la sua preoccupazione per la situazione della sicurezza in città. Fino ad allora – continua il Psi – sono andate nel vuoto tutte le propose che da anni le altre forze politiche (tra cui la nostra)hanno espresso per fronteggiare il fenomeno della microcriminalità che è notevolmente aumentano negli ultimi anni. Eppure i topi degli appartamenti, le auto bruciate nella notte, i furti alla banche ed ai commercianti avrebbero dovuto accendere da tanto tempo un campanellino d’allarme ed avere fatto prendere gli opportuni provvedimenti.»
«Di sicuro le vie del centro cittadino hanno bisogno di un circuito di videosorveglianza che a Follonica è totalmente assente – prosegue la nota dei socialisti – e va potenziato e ridisegnato nel senso della sicurezza il corpo dei vigili urbani. A livello politico il “Laboratorio per la sicurezza” che proponemmo nel lontano 2007 basato da una parte dal “Tavolo istituzionale” (composto da forze politiche, sociali e dell’ordine che studiasse approfonditamente ogni problema legato alla convivenze civile) e dal binomio vigile di prossimità -consigliere di quartiere dall’altra, avrebbe dovuto funzionare a pieno regime da anni.»
«Per quanto la sicurezza sia un problema complesso il quale, includendo il concetto di integrazione sociale e degrado urbano, non si risolva con facilità – afferma ancora il Psi – si poteva e si doveva fare di più e meglio. Non si può relegare questo tema a pochi appuntamenti periodici con le massime autorità territoriali nel corso dei quali,comunque, ad ogni occasione si producono dati sempre più allarmanti soprattutto per quanto riguarda i furti negli appartamenti. Dopo di che tutto torna come prima. Ed anche l’istituzione del consigliere di quartiere non ha funzionato perché si è pensato che bastasse una semplice “operazione di copia-incolla” dal nostro programma che, alla fine, è servita solo a dotare di un telefonino le persone coinvolte nel ruolo e dare l’etichetta “di quartiere” ai consiglieri. Invece, per far funzionare gli organi occorre avere a cuore i problemi, metabolizzarne l’importanza e le criticità, studiare le soluzioni e – conclude il Psi – sperimentare i provvedimenti opportuni.»