SCARLINO – Il Comune di Scarlino ha aderito al Manifesto per il turismo italiano.
L’Amministrazione comunale ha sottoscritto l’appello lanciato dalle associazioni e dagli operatori del comparto turistico italiano per rilanciare insieme un settore economico fondamentale per il Paese.
Nel manifesto si chiede al Governo italiano e all’Europa di attivare azioni forti per supportare il turismo, tra cui la costituzione di un Fondo straordinario di sostegno al mancato reddito per tutte le imprese che operano nel settore.
«Abbiamo aderito con convinzione al documento proposto dalle associazioni di categoria e dagli operatori – spiega l’assessore al Turismo Silvia Travison –: allo stesso tempo sappiamo che una firma non potrà risolvere i problemi delle imprese turistiche scarlinesi. Non possiamo aspettare che arrivino, se arriveranno, aiuti dal Governo centrale o dall’Unione europea: dobbiamo agire d’anticipo e iniziare da subito a lavorare con i nostri imprenditori per trovare insieme vie d’uscita. Abbiamo convocato le associazioni di categoria per istituire un tavolo di crisi che lavorerà assiduamente in questa direzione. Il primo passo sarà dedicato all’ascolto: vogliamo capire dai diretti interessati le necessità del settore e aiutarli, per quanto possibile, attraverso azioni mirate».
«L’Amministrazione comunale – prosegue – sta lavorando intanto per individuare fondi specifici da destinare a imprese e famiglie: non abbiamo la capacità economica per sostenere ogni singola attività, ma abbiamo la possibilità di attivare strategie mirate che vadano a incidere sull’economia locale così da sostenerla dopo il lockdown. Inoltre in questi giorni ho chiesto il supporto anche dell’Ambito turistico Maremma Toscana nord, che rappresenta il soggetto più indicato per portare all’attenzione della Regione Toscana le necessità del nostro territorio».
«Occorre lavorare in sinergia con tutte le realtà che rappresentano la nostra provincia – conclude Travison -: dagli enti pubblici alle associazioni di categoria, fino ai singoli imprenditori. Intanto iniziamo dall’ascolto, subito dopo studieremo alcune proposte concrete».