GIUNCARICO – Nel 1860, un anno prima che si realizzasse l’Unità d’Italia, a Giuncarico su iniziativa di alcuni paesani vide la luce la Società Filarmonica. Il legame tra Giuncarico e la sua Banda è sempre stato molto forte ed è rimasto vivo fino ai giorni nostri nonostante che la Società si sia sciolta intorno alla metà degli anni ’50 del novecento (nella foto: la nuova targa commemorativa viene scoperta).
“La banda di Giuncarico – si legge in un articolo pubblicato sul Giunco nel settembre del 1999 – era composta da gente comune che lavorava dal sarto al muratore, dal negoziante al minatore. Lavori certamente non riposanti, ma quelle persone, con lo stesso spirito, affrontavano sia le prove che i vari concerti che tenevano in altri paesi. Era una festa quando la domenica o per certe ricorrenze la banda faceva la sortita in piazza. Tutto il paese accorreva per ascoltare quella musica che portava allegria e gioia”.
Già nel 1910 i giuncarichesi tributarono il giusto omaggio al cinquanteismo aniversario della banda con una lapide commemorativa, in Piazza del Popolo. A distanza di cento anni da quella data, una nuova generazione di giuncarichesi ha pensato di fissare nella memoria paesana e nella pietra un altro storico traguardo, quello dei 150 anni. Su iniziativa di Egidio Lorenzi infatti è stata realizzata una nuova lapide in marmo, mentre grazie a Giulio Vigetti è stato possibile restaurare l’altra targa, quella antica e risalente al 1910.
Domenica 5 dicembre, in occasione della quinta edizione della “Festa dell’Olio Giuncarichese”, la nuova lapide è stata inaugurata con una semplice cerimonia, emozionante e partecipata, che ha visto la presenza della Filarmonica “Giuseppe Verdi” di Gavorrano. Una presenza significativa quella della banda del capoluogo: negli anni ’80 infatti il comitato festeggiamenti popolari di Sant’Egidio decise di donare ai “cugini” di Gavorrano gli strumenti e gli spartiti “ereditati” dalla Filarmonica di Giuncarico e rimasti per anni inutilizzati.
«L’idea di realizzare una nuova lapide commemorativa dei 150 anni della banda – ha spiegato Egidio Lorenzi durante la cerimonia di inaugurazione – mi è venuta osservando la targa del 1910; era rovinata e ormai quasi illeggibile, tanto che decisi insieme a Giulio Vigetti di farla restaurare e visto che nel 2010 ricorreva il 150° anniversario pensai di far incidere una nuova lapide e rendere onore alla memoria di tutte i giuncarichesi che hanno fatto parte di questa grande avventura» (nella foto da sinistra Valter Tognoni, Daniele Reali, Egidio Lorenzi, Alfredo Pippi e Beppino Taddei).
Una grande avventura, quella della banda di Giuncarico. Nel 1935, tanto per comprendere quanto fosse radicata questa istituzione tra i paesani, facevano parte della banda cinquanta elementi: in paese ogni famiglia aveva almeno un parente musicista. Andando ancora indietro con la memoria si arriva fino al 1892 quando la Filarmonica di Giuncarico risultò la vincitrice del concorso bandito dal comune di Grosseto in occasione delle celebrazioni per l’inaugurazione delle rete elettrica. In città la corrente elettrica avrebbe sostituito la vecchia rete di illuminazione pubblica a gas: per la cerimonia di inaugurazione c’era bisogno di un concerto evento. Al bando parteciparono insieme a Giuncarico anche Orbetello e Monterotorndo Marittimo, ma fu Giuncarico ad essere scelta.
Tra i momenti più emozionanti della cerimonia gli interventi di Valter Tognoni, Beppino Taddei e Alfredo Pippi che insieme a Demo Innocenti sono i protagonisti ancora in vita di quella straordinaria esperienza culturale, sociale e artistica giuncarichese. A loro e a tutti i musicisti della banda che non ci sono più è andato l’applauso più caloroso e l’abbraccio ideale più commovente di tutta la piazza.
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