GROSSETO – Circa 1500 telefonate, oltre 1100 famiglie beneficiare individuate e buoni spesa assegnati per quasi 300 mila euro. Sono questi i numeri dei cinque giorni e mezzo di attività messa in piedi dal Coeso Società della Salute per i venti comuni della zona socio sanitaria Amiata Grossetana, Colline Metallifere e Grossetana.
“Risultati importanti, nonostante la difficoltà di mettere in piedi un sistema in pochissimi giorni che ci hanno permesso di dare risposta alle tante famiglie in difficoltà economica a causa dell’emergenza sanitaria”, commenta Fabrizio Boldrini, direttore del Coeso Società della Salute.
Il servizio di triage telefonico proseguirà fino a sabato, dalle 9 alle 18, si fermerà nei giorni di Pasqua e Lunedì dell’angelo, per riprendere martedì con il consueto orario.
“I buoni assegnati sabato saranno distribuito martedì – spiega Boldrini – anche perché nei due giorni di festa anche i negozi saranno chiusi”.
I numeri da chiamare sono: 0564 078441, 0564 078442, 0564 078443, 0564 078444, 0564 078437 e 0564078438.
E sono molti anche gli esercizi convenzionati in cui è possibile spendere i buoni: le liste sono consultabili sui siti delle amministrazioni comunali e sul sito del Coeso per i comuni di Grosseto e Follonica.
Inoltre è stato attivato un conto corrente dedicato per ricevere donazioni da destinare al finanziamento dei buoni spesa, secondo quanto previsto dall’ordinanza della Protezione civile, che prevede la possibilità per i comuni di dare vita a raccolte fondi per fronteggiare la crisi economica legata all’emergenza sanitaria in corso.
“Un modo concreto per aiutare gli altri – commenta Boldrini -. Sono tante le persone e le famiglie in difficoltà in questo momento, ma sappiamo che tanti cittadini che hanno un reddito fisso e garantito sono disponibili a dare il proprio contributo: da oggi potranno farlo”.
Per donare basta fare un bonifico al conto corrente apposito aperto alla Bcc, Banca di credito cooperativo iban: IT28T0885114302000000217158 intestazione “Coeso – Solidarietà alimentare”.
La somma raccolta andrà ad aggiungersi ai fondi già stanziati per finanziare l’erogazione dei buoni spesa per le persone in difficoltà.
I buoni spesa sono erogati a seguito di una valutazione del servizio sociale e vanno a un minimo di 150 euro a un massimo di 300 euro a famiglia e saranno disponibili fino alla fine del periodo di lockdown.