GROSSETO – Il comitato Grosseto aria pulita ha inviato una lettera al sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna per richiedere un confronto pubblico sulle verifiche compiute dal Comune in merito al funzionamento delle centrali a biogas in esercizio nel territorio grossetano.
Di seguito il testo.
Un gruppo di cittadini, avendo avvertito ripetutamente disturbi e cattivi odori provenienti dagli impianti a biogas in esercizio attorno alla città di Grosseto, si sono organizzati per chiedere alle autorità competenti controlli e verifiche. Questo è avvenuto due anni fa, dopo inutili precedenti segnalazioni, esposti ed interrogazioni nelle sedi istituzionali.
Il sindaco, chiamato in causa, rispose nel giugno 2017 che aveva provveduto, dopo le prime segnalazioni, a costituire un gruppo di lavoro finalizzato alla valutazione della sostenibilità ambientale degli impianti di produzione di energia elettrica da biomasse presenti nel territorio, ma a distanza di anni non si apprezzano cambiamenti né nella qualità dell’aria, né nella gestione di alcuni impianti.
L’Arpat, nel giugno 2019, ha dichiarato che: “Dal 2013, anno in cui sono iniziati i primi esposti da parte della cittadinanza con cui veniva riferita la presenza di cattivi odori in città, il Dipartimento Arpat di Grosseto ha svolto complessivamente oltre 30 tra sopralluoghi nei terreni ove veniva effettuato lo spandimento del digestato a fini agronomici e controlli all’interno dei sette impianti a biogas autorizzati dalla Provincia di Grosseto. Dai controlli, in circa 10 casi, sono emerse situazioni di non conformità alle norma o ai contenuti dell’autorizzazione, che sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria”.
Ciò nonostante, nulla è cambiato nella gestione di alcuni impianti. Veniamo a sapere da professionisti del settore che con una modesta ammenda si chiudono i procedimenti penali avviati dalla Magistratura senza mai arrivare a sentenze che possano modificare le gestioni.
Dopo l’interessamento della Prefettura, viene riattivato dal sindaco di Grosseto il Tavolo tecnico con la partecipazione di Arpat, Asl e Regione Toscana e, dopo le manifestazioni in piazza dell’ottobre 2019, lo stesso produce i resoconti delle verifiche compiute.
Il sindaco, nel novembre scorso, al termine delle verifiche compiute sugli impianti in esercizio nel Comune di Grosseto dal Tavolo tecnico, ha pubblicamente affermato che tali impianti sono in regola e che rispettano le norme, le previsioni di progetto e le prescrizioni rilasciate dagli enti competenti in occasione dell’autorizzazione all’esercizio, scrivendo: “Oggi rassicuriamo pubblicamente i cittadini sulla corrispondenza tra norme esistenti e gestione degli impianti”. Analoghe dichiarazioni sono state rilasciate dal presidente del Consiglio comunale Cosimo Pacella.
In ottobre e in novembre 2019 il Comitato chiede ripetutamente al sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e al presidente del Consiglio comunale Cosimo Pacella se possono documentare i dati analitici su cui si sono basate le loro dichiarazioni. Il Comitato diffonde una aggiornata documentazione fotografica, pubblicata dal sito della Regione Toscana, indicante, per alcuni impianti in esercizio nel comune di Grosseto, una gestione in difformità rispetto alle norme e alle prescrizioni date in sede di autorizzazione all’esercizio; ciò nonostante il sindaco e il presidente del Consiglio continuano a tacere.
Tutto ciò premesso, il Comitato ha dunque deciso di compiere autonome verifiche analitiche e, pertanto, chiede un confronto pubblico con il sindaco sulla legalità dell’esercizio di tali suddetti impianti, attraverso un Consiglio comunale aperto o attraverso la IV Commissione consiliare aperta (in modalità telematica, vista la vigente decretazione governativa per l’emergenza nazionale da Covid-19) al fine di verificare l’esistenza di dati analitici che possano documentare la legalità dell’esercizio di tali impianti e l’efficacia delle verifiche finora condotte dal Comune di Grosseto.