CAPALBIO – Da sempre impegnata per il rispetto dell’ambiente e dell’ecologia, anche quest’anno Legambiente vuole porre l’accento sull’ecosostenibilità e sull’importanza di trasformare gli eventi in eventi sostenibili a impatto zero. La sagra del Tortello di Poggioferro, ad esempio, prosegue per il secondo anno consecutivo la sua strada a basso impatto ambientale grazie a una serie di buone pratiche: dai prodotti a chilometro zero alla raccolta differenziata, dalle stoviglie completamente biodegradabili all’acqua in vetro, fino ad arrivare alla piantumazione di alberi per azzerare le emissioni di anidride carbonica prodotta.
“Le leggi nazionali – afferma Stefano Ciafani, vicepresidente nazionale di Legambiente – possono incidere molto sulla riduzione degli impatti ambientali, come avvenuto ad esempio sulla prevenzione dei rifiuti con il bando sui sacchetti non compostabili, o sul risparmio energetico con la detrazione del 55% del costo degli investimenti fatti per aumentare l’efficienza negli edifici. Ma anche gli enti locali, a partire dai Comuni, posso fare altrettanto per contenere gli impatti di tutte le iniziative che avvengono sul loro territorio. Lo dimostrano ad esempio le sempre più numerose ordinanze sulle ecosagre che promuovono quelle stesse attività sostenibili che le edizioni di Festambiente organizzate in giro per l’Italia praticano da tanti anni. È una sana contaminazione che ci auguriamo possa partire da territori fertili come la Maremma verso il resto del Paese che è ancora indietro su questi temi”.
A muoversi su questo fronte anche il Comune di Capalbio, premiato ancora una volta con le 5 Vele di Legambiente, che ha approvato lo scorso anno una delibera a favore di eventi completamente ecosostenibili per il rispetto del territorio e la riduzione di rifiuti ed emissioni di anidride carbonica. Come non citare poi Festambiente, il festival nazionale di Legambiente, giunto quest’anno alla sua XXIVesima edizione. Un evento che pone l’attenzione sul rispetto delle buone pratiche per la riduzione dell’impatto ambientale. Dai palchi alimentati a energia solare grazie ai pannelli fotovoltaici all’attenzione per la raccolta differenziata, dalla piantumazione di alberi, a fine festival, per l’azzeramento di Co2 al risparmio energetico. E per finire l’uso di stoviglie compostabili: niente plastica ma bicchieri e piatti in amido di mais, e l’acqua in brocca.
Un’attenzione particolare all’uso di queste posate e stoviglie completamente biodegradabili arriva dai prodotti dell’azienda Novamont, leader nel settore, da sempre impegnata nell’utilizzo di materie prime rinnovabili per la creazione di prodotti che rispettino l’ambiente e siano completamente sostenibili. Piatti e bicchieri in amido di mais completamente compostabili, che diventano all’ordine del giorno per un evento ecosostenibile. Un’altra importante buona pratica per il rispetto dell’ambiente che contribuisce a fare degli eventi, importanti veicoli di promozione di stili di vita sostenibili. Presenti alla conferenza, che si è tenuta allo stabilimento balneare Ultima Spiaggia di Capalbio, oltre ad Angelo Gentili della segreteria nazionale di Legambiente, anche Luigi Bellumori sindaco di Capalbio, Eva Bonini vicesindaco di Magliano, Sabrina Cavezzini sindaco di Scansano, Monica Paffetti sindaco di Orbetello, Stefano Ciafani vicepresidente nazionale Legambiente e Daniela Riganelli consulente rapporti istituzionali ed eventi Novamont.