GROSSETO – Interdizione e divieto di esercitare uffici direttivi. È la misura che è stata emessa dal Gip del tribunale di Grosseto nei confronti di un imprenditore lombardo coinvolto nell’operazione Black water che, nell’ottobre 2018, aveva visto gli inquirenti indagare su alcuni appalti di Acquedotto del Fiora.
Questa mattina la Guardia di finanza di Grosseto, con i colleghi di Milano e la Polizia municipale di Grosseto, ha dato esecuzione dell’ordinanza nei confronti dell’imprenditore.
Come ricorda la Guardia di finanza in una nota, le indagini erano partite «sulla scorta di gravi elementi indiziari relativi ad un presunto condizionamento di gare di appalto bandite dall’Acquedotto del Fiora».
«Lo sviluppo delle attività di indagine ha fatto emergere comportamenti distorsivi delle logiche e delle procedure di affidamento di lavori pubblici, con conseguente grave nocumento alla libera concorrenza e alla libertà di impresa con riverberi negativi a carico della collettività».
Il nucleo della polizia economica finanziaria della Finanza con Polizia stradale e Municipale hanno effettuato approfonditi accertamenti sulle «commesse pubbliche affidate negli ultimi anni con una spesa di svariati milioni di euro».
«Le indagini hanno dimostrato l’avvenuto condizionamento della procedura di evidenza pubblica relativa alla costruzione dell’impianto di depurazione fanghi (idrolisi) in località San Giovanni a Grosseto – prosegue la nota delle Fiamme gialle -, affidato dalla stazione appaltante, Acquedotto del fiora, alla società Newlisi Spa, in forza di un accordo di corruzione tra l’imprenditore e il pubblico dipendente con specifici incarichi relativi alla gestione di appalti pubblici in seno al predetto ente pubblico. Accordo consistito nella rivelazione di notizie riservate in cambio di favori».
«Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Grosseto ha accolto la richiesta della misura interdittiva formulata dalla Procura della Repubblica di Grosseto, per l’imprenditore. Si tratta di una misura specificatamente prevista per scongiurare il pericolo di reiterazione dei reati da parte di soggetti che ricoprono cariche rappresentative in seno a persone giuridiche consistente, nel caso di specie, nell’interdizione, per la durata di mesi sei, da ogni attività inerente gli uffici direttivi della società Newlisi Spa».