FIRENZE – “Voglio iniziare con un enorme grazie a tutti i donatori di plasma e sangue, alle associazioni della donazione e a tutti gli operatori del Sistema trasfusionale toscano. Nei giorni scorsi, difficilissimi per tutti, abbiamo rivolto un invito ai nostri donatori e la risposta è stata “impressionante” e ha permesso non solo di ricostituire le scorte regionali, ma anche di assicurare la compensazione interregionale per le aree più in difficoltà”.
L’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi ringrazia i donatori per la grande generosità dimostrata in questi giorni. In una sola settimana, in Toscana siamo passati da un saldo tra unità prodotte/raccolte di +65 a +500, e questo grazie sia all’aumento delle donazioni, sia al blocco degli interventi programmati deciso dalla nostra regione. La stessa cosa è avvenuta anche a livello nazionale e infatti si è passati da un saldo negativo di -1886 a un saldo positivo di +13.793 unità.
“Noi tutti – ha proseguito l’assessore – dobbiamo essere orgogliosi di questi risultati, che costituiscono la base di partenza del lavoro delle prossime settimane, in cui saremo chiamati ad assicurare la disponibilità di sangue e plasma necessari per l’attività dei nostri ospedali”.
L’invito dell’assessore ai donatori è pertanto quello di programmare e prenotare le donazioni, contattando telefonicamente le associazioni oppure i Servizi trasfusionali, per permettere una raccolta programmata, che consenta di avere scorte stabili, per garantire terapie costanti e adeguate, e di superare l’emergenza legata al Coronavirus senza altri momenti di crisi e garantire scorte sufficienti nel medio-lungo periodo, soprattutto in vista della piena ripresa delle attività ospedaliere.
“Ricordo – aggiunge – che le trasfusioni sono un Livello essenziale di assistenza, che deve essere garantito, e pertanto la donazione del sangue e degli emocomponenti è inclusa tra le “situazioni di necessità” di cui al Dpcm, di conseguenza sono consentiti gli spostamenti dei donatori che si recano presso le sedi di raccolta pubbliche e associative. Una specifica circolare della direzione generale della prevenzione sanitaria del Ministero della Salute ricorda anche che, analogamente, sono consentiti gli spostamenti del personale associativo operante sul territorio nazionale presso le unità di raccolta associative”.
“Utilizzando una metafora sportiva, direi che quello che ci aspetta è un lavoro da mezzofondisti più che da sprinter – conclude l’assessore – Desidero terminare ringraziando gli operatori che, come tutto il personale operante nel nostro servizio sanitario, si stanno prodigando in ogni modo e ancora una volta tutti i donatori, ricordando a tutti noi che la donazione si svolge con modalità e con tecniche che assicurano la assoluta sicurezza dell’intero percorso di donazione”.