ISOLA DEL GIGLIO – Come ogni giorno, ecco gli aggiornamenti sulla situazione Coronavirus sull’Isola del Giglio, inviata dal sindaco Sergio Ortelli.
Stato di salute dei due non residenti, POSITIVI al COVID-19.
La donna si trova ancora in isolamento a Giglio Campese; sta bene e continua la sua quarantena precauzionale in attesa della completa guarigione attestata dai tamponi di riscontro negativi. I tamponi non verranno effettuati a breve anche se oggi sono 14 giorni dal suo arrivo sull’isola e scientificamente sarebbero sfumati e quindi non dovrebbero esserci gli effetti di un possibile contagio. L’uomo, ricoverato presso il Misericordia di Grosseto, sta progressivamente recuperando con ottimi progressi.
Quadro della situazione
Nel pomeriggio di ieri il prefetto di Grosseto ha riunito, tramite videoconferenza, il Centro coordinamento soccorsi (Ccs) a cui sono stati invitati i sindaci capofila dei Centri operativi comunali (Com), e tra questi il Comune di Isola del Giglio, rappresentato dal sindaco del Giglio Sergio Ortelli e dal Comandante della Polizia Municipale Roberto Galli.
Il prefetto ha ringraziato gli intervenuti per il lavoro svolto fino ad oggi sui rispettivi territori e ha chiesto al direttore generale della Asl Toscana Sud Est Antonio D’Urso di fare un quadro generale della situazione sanitaria della Provincia.
Il direttore ha riferito che della totalità delle persone risultate positive al tampone del Covid-19 i due terzi sono in isolamento domiciliare mentre i rimanenti (circa 20) sono in ospedale, costantemente monitorati. Ha dichiarato che la Asl Sud Est Toscana, nelle tre provincie, ha eseguito circa 2700 tamponi risultando positivi, ad oggi, solamente 248.
Il responsabile della Asl Toscana Sud Est ha fatto alcune considerazioni sulla situazione che ha definito sotto controllo e che prevede il picco epidemiologico intorno agli ultimi giorni di marzo per poi subire un calo come previsto da alcuni algoritmi matematici e dagli esperti.
La cosiddetta “luce in fondo al tunnel” è prevista intorno alla metà aprile. Naturalmente queste considerazioni vanno prese con le dovute attenzioni e prudenze. Si tratta di teorici modelli matematici.
E’ intervenuto anche il sindaco Ortelli per fare una considerazione sul susseguirsi della normativa che è molto frammentaria e che spesso rincorre i casi che appaiono sullo scenario sanitario della provincia. Ha evidenziato che, fino a due giorni fa, vi era una mancanza di norme che regolamentasse il flusso dei residenti provenienti dall’estero. Conferma che da ieri (17 marzo 2020) è stato siglato un decreto ministeriale (Mit e Ministero della Salute) che obbliga all’autoisolamento, per i 14 giorni successivi dall’arrivo, tutti coloro che rientrano, anche se asintomatici rispetto al Covid-19.
Il decreto riguarda tutte le persone che tornano in Italia con qualsiasi mezzo di trasporto e che dovranno presentare una dichiarazione nella quale attestino di rientrare presso il proprio domicilio, abitazione o residenza per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità, oppure per motivi di salute. È, inoltre, obbligatorio comunicare al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria locale il proprio ingresso in Italia per avviare la sorveglianza sanitaria.
Infine il solito appello: uscire di casa il meno possibile, solo per lavoro, salute e/o emergenze e non avere contatti stretti con altre persone evitando di passeggiare per strada, senza motivo, anche a contatto con persone di famiglia.
Per coloro che fanno la spesa nei negozi alimentari cosiddetti “di vicinato” è raccomandato di entrare nel locale uno alla volta sostando in attesa esternamente a distanza l’uno dall’altro. Dalle nostre parti non ci sono file insostenibili ma sono precauzioni importanti che potranno tornare utili, nel tempo, quando tutto questo sarà finito.
Le Forze dell’Ordine continuano l’azione di controllo a tappeto dei traghetti, sia in partenza che in arrivo.
Attenzione all’autocertificazione. Va portata in tasca non appena usciamo di casa.
Attenzione anche alle dichiarazioni mendaci: il Ministero dell’Interno ha chiesto la rigida applicazione delle sanzioni che, ricordo, prevedono anche l’applicazione del Codice penale.