CASTEL DEL PIANO – In merito a quanto affermato dal capogruppo di minoranza di Castel del Piano, arriva la replica dell’assessore al bilancio Luciano Giglioni: “Non è il momento delle polemiche ed anche io, che normalmente non cerco di evitarle, mi trovo in difficoltà di fronte all’ennesima provocazione di una minoranza della quale non riesco più a capire se ‘è o ci fa’”.
“Cominciamo – prosegue -:
la Giunta non ha adottato nessuna proposta in quanto suggerita da voi, ma ha aspettato solamente che il Governo adottasse le misure per evitare di muoversi in direzioni diverse;
se aveste letto il decreto Cura Italia avreste capito che il decreto stesso impone ‘la sospensione sino al 31 maggio dei termini relativi alla liquidazione, al controllo, all’accertamento, alla riscossione ed al contenzioso da parte della Agenzia delle Entrate e che è previsto altresì di sospendere i termini per la riscossione delle cartelle esattoriali, per saldo e per stralcio e per rottamazione, ed anche la sospensione dell’invio di nuove cartelle ed atti esecutivi’. Il Comune di Castel del Piano deve obbligatoriamente allinearsi a tali direttive;
la rateizzazione delle cartelle è già stata prevista dalla Finanziaria 2020 che presuppongo non abbiate letto;
è stato previsto il differimento del pagamento della rata del mutuo relativo alla prima casa e già gli Istituti di credito, con la possibilità di rifornirsi a tassi negativi dalla BCE, stanno attivando tutta una serie di interventi a favore delle piccole imprese rispettando però i rating relativi all’affidamento ,pratica questa che spero conosciate;
se per rimodulazione dei servizi intendete la soppressione o la diminuzione delle rate di pagamento, è utile ricordarvi per l ‘ennesima volta che la situazione del bilancio che voi inconsciamente definite florida, presenta nella parte spese correnti un rigidità finanziaria tale che risulta impossibile muoversi in tale direzione.
“Vedo che – conclude Giglioni – nonostante la riunione della Commissione bilancio, dove avete fatto mettere a verbale la vostra soddisfazione per l’esito della riunione stessa, non avete ancora capito che esistono rate non pagate di Tari pari a 831mila euro lasciate in eredità dalla precedente amministrazione, e che una pari situazione, rapportata ai valori di pertinenza, la ritroviamo anche per la mensa e per i trasporti scolastici gestiti dall’Unione dei Comuni, presso la quale abbiamo mostrato la nostra insofferenza nella gestione stessa. Spero di avere fatto chiarezza una volta per tutte”.