MONTE ARGENTARIO – Due arresti varie persone segnalate come assuntori e lo smantellamento di un vero e proprio accampamento nei boschi dell’Argentario, quello che i carabinieri hanno chiamato il “Fort Apache” della droga. È questo il nome dell’operazione messa a segno dalla stazione Carabinieri e dal Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Orbetello.
Si tratta di un vero e proprio avamposto all’interno della macchia boschiva, sulla cima di una collina a Porto Santo Stefano, nel comune di Monte Argentario. Tende con lettini, stendini, stufe e tutti i comfort per allestire una redditizia piazza di spaccio da decine di migliaia di euro.
L’operazione ha portato all’arresto di due uomini, un 34enne marocchino senza fissa dimora, irregolare in Italia e un tunisino, di 29 anni, attualmente in carcere ad Orvieto visto che era stato arrestato due settimane fa sempre dai Carabinieri di Porto Stefano in esecuzione di un ordine di carcerazione per altri reati.
Una caccia all’uomo durata circa una settimana e conclusasi quest’oggi alle prime luci del mattino quando l’uomo, pedinato da militari in abiti civili, è stato catturato poco dopo essere uscito dalla tenda per avviare l’attività criminale.
L’indagine, coordinata dalla Procura di Grosseto e avviata lo scorso mese di ottobre, si è articolata sia mediante attività di natura tecnica che tradizionale con numerose osservazioni e pedinamenti che hanno permesso ai carabinieri di riscontrare molti episodi di spaccio a opera dei due soggetti a favore di persone del luogo e di zone limitrofe che con frequenza giornaliera acquistavano sia hashish che cocaina tra via Spaccabellezze e via dell’appetito per un totale di circa 50 cessioni al giorno.
Durante l’attività i militari dell’arma hanno recuperato numerose dosi, segnalando gli acquirenti alla Prefettura come assuntori abituali. Durante il blitz all’interno della macchia, inoltre, è stato sequestrato circa un etto di hashish. Un’attività costante e non facile a causa dell’ambiente impervio e delle numerose vie di fuga che i due soggetti si erano creati per sfuggire ad eventuali operazioni di polizia giudiziaria.
L’operazione dell’Arma costituisce un importante risultato nel contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, in quanto ha disarticolato un sodalizio criminale dedito alla illecita vendita di droga, sia pesante che leggera, posta in essere in maniera continuativa, in particolare nel comune di Monte Argentario per un rilevante giro d’affari. Ulteriori indagini sono in corso per risalire alla rete di fiancheggiatori che in tutto il periodo dell’attività hanno fornito assistenza ai due nordafricani