ORBETELLO – Il Comune di Orbetello aveva classificato i loro terreni, nella zona di Albinia, come aree a pericolosità idraulica elevata (Pime) a differenza di quel che era avvenuto ad altri terreni poco distanti.
La classificazione, afferma l’avvocato Alessandro Antichi che rappresentava Enrico e Marco Comandi «era avvenuta sulla base di un grossolano errore materiale che aveva determinato una disciplina urbanistica diversa e peggiore rispetto a quella dei terreni circostanti, di proprietà di altri soggetti, impedendo di fatto la realizzazione di qualsiasi intervento edilizio agli interessati».
I terreni si trovano nelle vicinanze del canale principale numero 4, tratto Fornace Bartolini. «La classificazione del rischio idraulico dell’area era stata decisa sulla base di uno studio della portata del canale di bonifica sulla base di una sezione a “V” non rispondente alla situazione reale, poiché il canale ha invece una morfologia di “tipo trapezoidale”. Le verifiche dirette sulla morfometria del canale curate dal Genio Civile e dall’Autorità di bacino hanno confermato l’errore, che era stato anche inutilmente segnalato all’Amministrazione comunale ai fini del recepimento negli atti di pianificazione» prosegue Antichi.
«Il tribunale amministrativo regionale per la Toscana, nonostante l’evidenza, ha respinto il ricorso in primo grado e ha rimesso la correzione dell’errore all’amministrazione comunale in sede di future varianti al regolamento urbanistico. Al contrario, il Consiglio di Stato, con la sentenza che si allega, ha riconosciuto le buone ragioni dei ricorrenti e ha quindi disposto l’annullamento del regolamento urbanistico del Comune di Orbetello nella parte relativa ai terreni di loro proprietà, ordinando l’esecuzione della sentenza da parte dell’autorità amministrativa».