di Simone Paradisi
FOLLONICA – Il “sogno” di Claudio Saragosa e la “prosa” di Eleonora Baldi. Sindaco ed ex sindaco di Follonica si sono confrontati ieri sera sul tema del Parco Centrale, complice un dibattito organizzato dal Pd nell’ambito della festa cittadina del partito.
Saragosa spiega di aver concepito, quando era sindaco, il progetto di riqualificare ex Ilva ed area dell’ex ippodromo come un sogno, il «sogno – dice l’ex primo cittadino – di restituire un’identità storica e culturale ad una Follonica cresciuta troppo in fretta dagli anni ’60 in poi, il sogno di offrire ai suoi abitanti qualcosa in cui riconoscersi collettivamente, cioè uno spazio fisico di quasi 50 ettari diverso da luoghi di aggregazione tradizionali come via Roma e Piazza Sivieri». Tutto questo perché «la politica non può limitarsi solo all’ordinaria amministrazione ma anche far sognare la gente» – aggiunge Saragosa richiamando il “sogno” d’emancipazione dal pregiudizio e dai vincoli del passato che sotto altri cieli ed in altri anni fu di Martin Luther King. Ma il Parco Centrale che sta prendendo vita grazie ai cantieri PIUSS non è più quello sognato da Claudio Saragosa. Lui avrebbe voluto un collegamento fisico più forte tra ex Ilva, area mercatale ed arena spettacoli destinati a nascere nell’ex ippodromo e zona degli impianti sportivi. Invece l’amministrazione comunale in carica ha stralciato dal progetto il passaggio pedonale sopraelevato che doveva unire le propaggini di ex Ilva e di ex ippodromo. E, en passant, Saragosa invita anche il comune di Follonica a intervenire urgentemente in sostegno della Torre dell’Orologio, uno stabile dell’ex Ilva il cui tetto è crollato mesi fa e che rappresenta, nelle parole dell’ex sindaco, «un pezzo di storia della metallurgia mondiale».
«Caro Claudio tu ci hai lasciato un sogno, ma a noi è toccato il compito di fare i conti con la prosa» – esordisce in risposta al suo predecessore Eleonora Baldi che quindi aggiunge: «Il master plan del Parco Centrale che la passata amministrazione comunale ci ha lasciato era semplicemente uno studio di pre-fattibilità. Il sogno originario del Parco Centrale si è scontrato con i vincoli finanziari derivanti dal Patto di Stabilità, per ora siamo costretti a promettere il pagamento delle fatture, nella speranza di poterlo fare un giorno davvero, alle ditte che hanno vinto gli appalti per la realizzazione delle opere PIUSS».
La Baldi ha quindi spiegato che partiranno a settembre i lavori per la trasformazione dell’ex ippodromo in area mercatale ed in arena per spettacoli all’aperto, che l’allestimento del nuovo Museo del Ferro e della Ghisa sarà probabilmente pronto entro la fine dell’anno e che non ci sono invece ad oggi, nelle casse comunali, risorse finanziarie sufficienti per la realizzazione di un campus scolastico (altro pallino di Saragosa) proprio nell’area dell’ex ippodromo.
Presente al dibattito anche l’assessore regionale Anna Rita Bramerini, per la quale le progettazioni PIUSS in corso di realizzazione a Follonica saranno un valore aggiunto non solo per la cittadina del golfo, ma per tutta la Toscana. «Follonica – ha detto la Bramerini – sarà una delle pochissime realtà toscane a vedere i propri progetti PIUSS arrivare a conclusione, a differenza di quanto sta avvenendo in città di blasone che, a differenza di Follonica, sono per giunta capoluoghi di provincia».