GROSSETO – «L’esame può essere svolto ad Arezzo» così la Asl risponde alla madre che aveva cercato di prenotare, al Cup, l’ecografia delle anse intestinali, «una prestazione ultraspecialistica di II livello, finora svolta regolarmente all’ospedale Misericordia di Grosseto» come conferma la Asl Toscana sud est. Un esame indispensabile per tenere sotto controllo il morbo di Crohn.
«A seguito delle dimissioni volontarie del medico che eseguiva l’esame e dell’altra specialista a tempo determinato che se ne occupava, anche lei dimessasi volontariamente per altro incarico più vicino al luogo di residenza, non è, per il momento, possibile effettuare questo tipo di ecografia su Grosseto» continua la nota dell’azienda sanitaria.
«Lo stesso esame viene fatto all’ospedale San Donato di Arezzo, ma l’operatore del call-center Cup non poteva vedere l’eventuale disponibilità in quella zona, dato che nella provincia aretina il sistema di prenotazione Cup 2.0 che consente di conoscere le agende delle Aziende sanitarie toscane in cui è stato attivato (per adesso Grosseto, Siena, Massa Carrara, Viareggio, Livorno, Lucca), partirà da marzo, completando la copertura di tutto il territorio della Sud Est. Pertanto l’operatore ha segnalato alla signora la prima disponibilità all’ospedale di Lucca, Azienda comunque all’interno della Rete del Servizio sanitario regionale».
«La Direzione si sta muovendo per ovviare a questa carenza, pensando anche alla possibilità di attivare un turno al Misericordia di professionisti del San Donato per rispondere al fabbisogno di questa prestazione. L’intenzione è chiaramente di tornare ad assicurare quanto prima il servizio, a fronte delle difficoltà di reperimento di personale specializzato per l’ecografia intestinale. Questa prestazione infatti richiede una competenza professionale altamente specialistica, acquisita attraverso un percorso formativo dedicato, che non molti medici possiedono. Per la sua peculiarità, questo tipo di ecografia non può essere eseguita quindi da altri professionisti che pur occupandosi di esami diagnostici ecografici non presentano tale specifica preparazione» conclude la Asl.