GROSSETO – Dal 20 gennaio ad oggi, 31 gennaio, i casi accertati sono 9.776 in tutto il mondo. Il Coronavirus da ieri è arrivato anche in Italia con i primi due pazienti contagiati. Si tratta di turisti cinesi in vacanza. Per il momento secondo le notizie diffusi dall’ospedale romano Spallanzani non si registra nessun contagio dai due malati. Quindi non ci sono allarmi particolari.
I casi accertati – Sono poco meno di diecimila ad oggi. Ecco i dati ufficiali diffusi dall’Organizzazione mondiale della sanità che ha dichiarato ieri per il Coronavirus il rischio globale. Questi sono i paesi che nei quali sono stati registrati casi di contagio: 9.658 Cina, 14 Tailandia, 12 Hong Kong ,11 Giappone, 10 Singapore, 9 Australia, 9 Taiwan, 8 Malaysia, 7 Macau, 6 Korea sud, 6 Stati Uniti d’America, 5 Francia, 4 Germania, 4 Emirati arabi Uniti, 3 Canada, 2 Italia, 2 Vietnam, 1 Cambogia, 1 Finlandia, 1 India, 1 Nepal, 1 Filippine, 1 Sri Lanka.
Il contagio – Il virus è contagioso come una normale influenza. Una persona infetta infatti può contagiare circa 2 persone sane. Per questo non deve essere considerato un virus molto contagioso. Il 70% dei 99 pazienti ricoverati in Cina (ossia i casi accertati e dunque più gravi) secondo quello che scrive “Medical Fact“ (il sito internet del virologo Roberto Burioni), è costituito da persone con un’età superiore ai 50 anni, soprattutto uomini, e in più della metà con malattie croniche preesistenti. «La presenza di altre malattie o l’anzianità sembra che aumentino il rischio di sviluppare delle complicanze o di morte». Si legge sul sito del dottor Burioni.
I sintomi – I sintomi differiscono spesso da paziente a paziente: i più frequenti febbre e tosse, ma non necessariamente insieme. Oltre a questo anche difficoltà respiratorie, nei casi gravi bronchite e polmonite sono le caratteristiche dell’infezione da nuovo coronavirus- Il 20% dei casi non aveva febbre, questo significa che qualcuno potrebbe anche essere portatore del virus senza esserne consapevole. In alcuni casi è stata riscontrata difficoltà a respirare, dolori muscolari, mal di testa. Nel 75% dei pazienti era in corso una polmonite.