GROSSETO – “Ci troviamo costantemente a oscillare tra le opportunità dei lavoratori previste dal contratto nazionale e l’effettiva disponibilità delle risorse per la premialità”. Così Simona Piccini, della Cisl Funzione pubblica di Grosseto, torna sulla questione del contratto giuridico ed economico dei lavoratori del Comune di Grosseto, che come tutti gli enti locali è molto penalizzato nella disponibilità di risorse da destinare ai lavoratori.
“La linea politica della Cisl – spiega Piccini – è quella di firmare contratti mai peggiorativi rispetto agli anni precedenti. Non si può ridurre il premio medio di produttività già molto basso per il Comune capoluogo: 800 euro lordi l’anno nel 2017, passati poi a 1100 nel 2018 e 1300 nel 2019. Un valore di produttività sicuramente non adeguato per fare politiche premianti, soprattutto se confrontato con altre amministrazioni regionali e statali, ma le regole imposte dalle leggi impediscono alle Amministrazioni di aumentare liberamente le risorse”.
“In questo quadro – prosegue Piccini – la cosa migliore da fare è contrattare con le amministrazioni nella tutela dei lavoratori per avvicinarsi il più possibile al risultato massimo ottenibile. E nel Comune di Grosseto abbiamo ottenuto per i lavoratori l’aumento della produttività 2019 rispetto a quella del 2018, il mantenimento delle specifiche responsabilità per circa 100 dipendenti e la nuova applicazione dell’indennità di servizio esterno per la polizia locale, migliorando anche le regole dell’orario per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro”.
“Le progressioni orizzontali sono sempre state un obiettivo per la Cisl Funzione pubblica, ma la mancanza di regole per assegnarle al 20% del personale e le continue discussioni nelle trattative per aumentare le risorse che di fatto non c’erano, pena la riduzione della produttività generale, hanno portato ad accantonare le risorse da aggiungere a quelle disponibili nel 2020 e che, probabilmente, vedranno una percentuale superiore rispetto al 2019 di dipendenti che ne potranno beneficiare. Di questo se ne parlerà alla riunione del 4 febbraio, convocata dal dirigente Carullo”.
“Per quanto riguarda i dipendenti del Comune di Grosseto – conclude Piccini – c’è ancora molto da fare per contribuire al miglioramento organizzativo dei servizi, alla possibilità di reperire legittimamente risorse nuove aggiuntive per creare nuove opportunità di progressioni e di valorizzazione del lavoro dei dipendenti. Dispiace però assistere a tanta polemica su questo contratto, soprattutto perché così facendo si alimentano le divisioni tra dipendenti, screditando il ruolo delle assemblee e dei componenti della Rsu di un ente: persone che spesso si trovano a metà strada tra le aspettative dei colleghi, l’amministrazione e le stesse sigle sindacali provinciali”.