GROSSETO – Si è tenuta stamani, nella Sala del Consiglio provinciale, la conferenza stampa della Uil Fpl in merito al contratto collettivo decentrato del Comune di Grosseto.
“Ci premeva fare alcune precisazioni – a parlare Sergio Sacchetti, segretario del Uil federazione poteri locali di area vasta, ossia di Grosseto, Siena e Arezzo -. La Uil Fpl Area vasta Toscana sud est non fa propaganda o politica, ma svolge semplicemente la propria azione sindacale per la tutela e il riconoscimento del valore del lavoro e della dignità di lavoratrici e lavoratori, in conformità a quanto previsto dalla nostra Costituzione. A dimostrazione di questo, si ricorda che la Uil Fpl, insieme alle altre sigle sindacali, aveva contestato anche la precedente amministrazione comunale di Grosseto, di centrosinistra, per comportamento antisindacale, durante il mandato 2006-2011″.
“Il riconoscimento del valore del lavoro si ottiene, secondo noi, con la valorizzazione delle progressioni orizzontali, in conformità a quanto previsto dal contratto di lavoro vigente – prosegue il segretario -. Perseguire primariamente le progressioni orizzontali, infatti, oltre a rappresentare un elemento di miglioramento economico ‘stabile’ per ogni dipendente, nonché un aspetto sostanziale per il trattamento pensionistico, comporta riflessi positivi sugli stimoli e sugli aspetti motivazionali dei dipendenti”.
“Tutto ciò deve avvenire con criteri meritocratici, selettivi e non generalizzati – continua -, dato che la Uil Fpl non è certo contraria alla valorizzazione del ‘merito’ e prova ne è che ha sottoscritto la Ccdi del 18 dicembre 2018 dove è espressamente prevista la differenzazione del premio individuale per i dipendenti che conseguono le valutazioni più elevate, tra l’altro in deroga al limite minimo stabilito contrattualmente del 30%, dato che l’accordo del 2018 riguarda il 40%”.
“La proposta Uil Fpl per le progressioni orizzontali, dato che l’organico del Comune di Grosseto è composto da circa 450 dipendenti, avrebbe dovuto svilupparsi attraverso un processo di coinvolgimento triennale a partire dal 2019 per concludersi nel 2021 – va avanti Sergio Sacchetti -. A seguito della proposta della delegazione trattante di parte pubblica nel Comune di Grosseto per la costituzione del fondo, dove le risorse stanziate per le progressioni orizzontali ammontavano tra i 25mila e 42mila euro, assieme alla CgilFp, nel luglio 2019 alla stessa delegazione veniva presentata una proposta che fu approvata a stragrande maggioranza dall’assemblea del personale che si è tenuta il 24 settembre scorso, che, per di più, è stata caratterizzata da una massiccia presenza di personale”.
“La proposta – spiega il segretario – prevedeva un percorso di progressioni orizzontali per il 2019 equivalente a una cifra pari a 103mila 152,59 euro (solo per il 2019), con risorse che non andavano ad intaccare il fondo 2017, mentre per gli anni successivi, 2020 e 2021, venivano previste tutta una serie di proposte volte al reperimento delle risorse necessarie all’effettuazione delle progressioni orizzontali nel triennio che, come detto, non sarebbero andate ad intaccare il livello medio pro capite del fondo di produttività 2017. Ovviamente ciò sarebbe avvenuto in maniera meritocratica nell’ambito di un percorso triennale con criteri selettivi”.
“In sostanza, quello che la Uil Fpl chiedeva, era di: ‘mantenere’ il livello del Fondo della performance previsto dal Ccdi 2017 a 340mila euro, dato che il Ccdi 2018, ovvero l’accordo ‘ponte’ stipulato a seguito dell’entrata in vigore del Contratto nazionale del maggio 2018 che sbloccava, di fatto, la possibilità di effettuare le progressioni orizzontali, prevedeva un Fondo della Performance pari a 500mila 892 euro; ‘mantenere’ il livello pro-capite medio di 700 euro a dipendente in virtù del ‘tetto’ del 2017 pari a 340mila euro, e utilizzare tutte le somme eccedenti la detta cifra per le progressioni orizzontali. Secondo noi – va avanti la Uil – infatti, per migliorare l’erogazione dei servizi comunali al cittadino, non serve una percentuale limitata di dipendenti ‘premiati’ bensì la maggioranza di lavoratori stimolati, valorizzati e motivati con criteri meritocratici e selettivi, dato che l’articolazione delle progressioni orizzontali si sarebbe sviluppata nell’arco di tre anni”.
“Dopo aver ricevuto, dall’assemblea di settembre, il mandato di proseguire questa proposta, la stessa è stata sostenuta in sede di delegazione trattante di parte pubblica, ed articolata, nel confronto, con soluzioni ‘alternative’ per il reperimento delle risorse necessarie al finanziamento dell’Indennità di servizio esterno della Polizia, quale quella da attuarsi con i proventi dell’art. 208 del Codice della strada, derivanti dalle violazioni del Codice della strada che non avrebbero intaccato il fondo, essendo risorse extra, al pari della soluzione contrattuale che ha perseguito la Provincia di Grosseto”.
“Con la sigla del Contratto collettivo integrativo 2019 – prosegue Sacchetti – che la UilFpl non ha sottoscritto, il livello del fondo della produttività è pari a 482mila 427,98 euro, e non sono state effettuate progressioni sindacali. E’ stato inoltre concordato dalle parti contraenti un accantonamento per l’anno successivo pari a 42mila euro, somma che, nella proposta iniziale della delegazione trattante, era destinata proprio per l’effettuazione delle progressioni orizzontali”.
“nel 2020, il ‘fondo’ subirà un ulteriore decremento per l’applicazione in toto dell’indennità di servizio esterno, che enti come la stessa Provincia di Grosseto o il Comune di Siena hanno invece finanziato con le risorse derivanti dall’applicazione dell’articolo 208 del Codice della strada relativamente alle risorse derivanti dalla violazione del Codice – ancora la Uil -. Detta somma è stata utilizzata dagli enti di cui sopra al di fuori del limite del ‘fondo’ della produttività permettendo, come nel Comune di Siena, lo sviluppo di progressioni orizzontali del personale di un triennio”.
“Con la nostra proposta, a nostro modesto avviso, nel 2019 si potevano effettuare le progressioni orizzontali con criteri ‘meritocratici’ per 103mila euro, pari a circa il 30% del personale, cosa che avrebbe comportato un primo step nella triennalità 2019-2021. In sostanza – conclude Carlo Sacchetti – si è perso un anno per la valorizzazione di stimoli ed aspettative umane, professionali ed economiche, di lavoratrici e lavoratori che, giornalmente, erogano, con alacrità e spirito di abnegazione, il servizio al cittadino”.